Rivista Italiana online la "Care"
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Allattamento al seno e le difficoltà delle mamme al rientro a casa
3° classificato Tema B PREMIO ALLATTAMENTO AL SENO AVENT 2016
M. Pigat
Dato il costante incremento degli stranieri di varia etnia e cultura, è sempre più opportuno l’utilizzo della figura della mediatrice culturale con compiti di informazione sui servizi, promozione della comunicazione, coinvolgimento e sostegno delle donne immigrate, dei bambini e delle loro famiglie, valorizzando la loro presenza finalizzata alla promozione dell'integrazione sociale.
È importante e fondamentale che, in fase di impianto del servizio, gli aspetti tecnici e operativi siano concordati fra i responsabili dei servizi interessati, con la partecipazione degli operatori coinvolti, prevedendo - quando opportuno - ad incontri di aggiornamento e di definizione comune dei percorsi assistenziali. Incontri periodici per la verifica del servizio offerto sono auspicati con cadenza almeno annuale.

INTEGRAZIONE TERRITORIO-OSPEDALE: PRESA IN CARICO E CONTINUITA' PER IL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA' ASSISTENZIALE

La “continuità” è lo strumento attraverso il quale l'assistenza può diventare personalizzata dando centralità alla diade madre-bambino al fine di armonizzare i bisogni di sicurezza e umanizzazione.
La continuità assistenziale va vista anche come omogeneità dell'assistenza erogata; un sistema fortemente integrato potrebbe essere supportato da un modello organizzativo di tipo dipartimentale mirante a garantire unità, efficienza e coerenza negli interventi dell'area materno infantile sinergizzando le attività territoriali e ospedaliere, e valorizzando le interdipendenze esistenti fra le strutture operative.
La presa in carico veloce del nuovo nato risulta il sistema vincente per la promozione dell'allattamento esclusivo al seno e del benessere genitoriale, soprattutto nei casi più fragili dal punto di vista sociale.
La percezione del supporto ricevuto favorisce l'attaccamento sicuro associandosi ad un'elevata percentuale di condotte funzionali alla relazione madre bambino.

IL PERCORSO FUTURO

Il percorso di “Dimissione Protetta-Integrata per la puerpera ed il neonato” nasce quindi come naturale conseguenza del riscontro della necessità/opportunità di integrare e coordinare le attività dei diversi contesti al fine di offrire continuità assistenziale, accoglienza competente ai nuovi nati nonché sostegno e cura alla madre e al nucleo famigliare, nel proprio contesto di vita quotidiana, anche nel periodo postnatale.
Il punto rilevante del progetto è l’attivazione, quale garanzia di un appropriato rientro a domicilio della madre e del neonato, di una rete tra Punti Nascita e Servizi territoriali.
La finalità di questo percorso è sostenere l’avvio e il proseguimento dell’allattamento al seno, sostenere la competenza materna, agendo anche sul contesto ambientale e superare la frammentazione delle risorse e dei servizi lungo il percorso nascita.
La dimissione dall’ospedale rappresenta un momento da tutelare in termini di sicurezza per la mamma e il neonato e di equilibrio relazionale. Durante il puerperio, cioè nei 40 giorni che corrispondono per quanto concerne la fisiologia della lattazione al periodo della calibrazione ossia della messa a regime della produzione di latte materno, si possono presentare problemi talora rilevanti sia per la madre (mastite, depressione post-partum), sia per il neonato (calo ponderale, disidratazione, ittero, infezioni, disturbi metabolici, cardiopatie congenite), sia per la famiglia (possibili distorsioni relazionali precoci).
L’allattamento al seno è influenzato, spesso negativamente, da queste problematiche portando a interferenze e ostacoli, false controindicazioni e crisi di lattazione. E’ quindi necessario lo sviluppo di una cultura e di una competenza, che portino all’applicazione di protocolli, utili a mediare la promozione dell’allattamento con le buone pratiche mediche.
La dimissione del neonato deve essere appropriata, vale a dire pianificata e concertata con la famiglia, tenendo conto del grado di sicurezza della coppia madre-bambino. Le azioni del percorso di collaborazione/integrazione prevedono incontri a tema dedicati, diffusione di materiale scritto coerente con le evidenze della letteratura scientifica, counselling individuale e/o di coppia, potenziamento del rooming-in e del nido aperto, condivisione contenuti educativi assistenziali definiti e soprattutto utilizzando una scheda di triage.
La scheda di triage sarà così formulata: il Punto Nascita chiederà il consenso scritto da parte della puerpera all'adesione al percorso di “Dimissione Protetta-Integrata per la puerpera ed il neonato” con l'autorizzazione alla trasmissione delle informazioni personali al Consultorio Familiare nel rispetto del diritto alla riservatezza, in conformità alla Legge sulla Privacy(D.L.196/03).
Alla dimissione verrà apposto sulla scheda di adesione un codice colore in base alle condizioni di madre e neonato; ad ogni codice colore corrisponde un tempo di presa in carico consultoriale. Il codice colore verrà riportato sulla cartella informatizzata della signora in modo che sia chiaramente visibile dal Consultorio familiare.
M. Pigat
Rivista Italiana online "La Care" Vol 8 No 2 anno 2017- pagina 27 - Avanti »