Rivista Italiana online la "Care"
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EDITORIALE






Carissimi Amici dell’AICIP,



Un grazie sincero a tutti coloro che, con la loro partecipazione, hanno reso possibile la piena riuscita di questo CONGRESSO DAL FETO AL NEONATO 2017, che per noi rappresenta un punto di svolta decisivo per delineare il futuro della nostra professione.

Un ringraziamento al contributo dei rappresentanti delle istituzioni e di tutti i partecipanti che hanno testimoniato come la nostra figura professionale, integrandosi con le altre componenti sanitarie, può realizzare importanti obiettivi di salute.

Vorrei ricordare come la partecipazione di professionisti di livello nazionale, avendo rappresentato scenari di profonda innovazione scientifica, abbia costituito un forte stimolo per innescare percorsi di rinnovamento coinvolgendo tutte le professioni del mondo sanitario.

Un profondo ringraziamento ai professionisti, relatori e moderatori, che con la loro esperienza e le loro competenze hanno reso intenso il programma scientifico e hanno fornito attraverso le discussioni interattive il confronto tra professionisti con diverse realtà lavorative, la possibilità di un arricchimento e una crescita professionale.
Ai giovani colleghi che con il loro impegno e soprattutto con il loro entusiasmo hanno dato un grande impulso al rinnovamento e hanno contribuito al pieno successo di questo evento, il mio ringraziamento va oltre con l’augurio che tutto ciò che abbiamo fino ad oggi costruito insieme possa diventare occasione di sviluppo per gli anni che verranno.

Un caloroso saluto e ringraziamento va all’AICIP che oltre ad essersi dimostrata estremamente competente dal punto di vista scientifico e professionale ha partecipato proattivamente come supporto morale, umano, emotivo ed organizzativo, rappresentando una risorsa inestimabile in quanto grazie alla sua funzione di trade union riesce, con passione e devozione, a legare ed alimentare una collaborazione scientifica con i soci e tutti i professionisti sanitari che rappresentano la pietra miliare della nostra società scientifica.






È importante educare i nostri pazienti alla complessità di interazione madre- bambino in modo che la vulnerabilità genetica non diventi uno stigma che riduce l’autostima, ma un aiuto su come gestire la risposta di abilità e di propensione.


Arturo Giustardi


Rivista Italiana online "La Care" Vol 8 No 2 anno 2017- pagina 3 - Avanti »