Update: Disturbi Respiratori nel Sonno in età infantile
Fenotipo congenito: caratterizzato da micrognazia, ipoplasia mandibolare, retrognazia, contrazione del mascellare o complesse anomalie cranio-facciali (Figura 7). Ritroviamo questo fenotipo ad esempio nella sindrome di Pierre-Robin, così come nei dismorfismi cranio-facciali tipici delle sindromi congenite (Pagani J. et al., 2009).
Figura 6: Paziente con facies adenoidea
(Per gentile
concessione della Scuola di Specializzazione in Tecnica Ortodontica Firenze)
Figura 7: Fenotipo congenito con Sindrome di Pierre Robin
La diagnosi viene effettuata tramite un’anamnesi accurata, associata ad un attento esame obiettivo mirato all’esecuzione di test strumentali specifici. Secondo l’American Academy of Pediatrics la polisonnografia rappresenta il gold standard per la valutazione della patologia e della sua gravità (American Academy of Pediatrics, 2012).
Vi sono due modalità di esecuzione dell'esame polisonnografico: domiciliare ed ospedaliera.
La prima metodica presenta un minor numero di canali: attività cardiaca (ECG), russamento (microfono), fasce toraciche e addominali,
misurazione del flusso nasale e saturazione periferica di ossigeno ed è meno sensibile nella diagnosi delle forme lievi di OSAS.I vantaggi sono essenzialmente il minor costo e la migliore compliance familiare da momento che viene evitato al bambino un ricovero ospedaliero.
La polisonnografia ospedaliera invece permette di eseguire una valutazione più completa, poichè include anche misure encefalografiche per la valutazione del sonno, elettrooculogramma, elettromiografia sottomentoniera e agli arti, elettrocardiogramma, valutazione dello sforzo respiratorio mediante pletismo grafra e pressione endoesofagea, flusso nasale, saturazione arteriosa, russamento, end tidal CO2 o CO2 transcutanea, posizione corporea e registrazione video e audio.
Un tracciato polisonnografico tipico di OSAS è caratterizzato essenzialmente dalla presenza di apnee di tipo ostruttivo ed ipopnee. L'interpretazione e la refertazione devono essere eseguite mediante stadiazione manuale da parte del medico esperto.
Apnee centrali:
assenza di movimenti della parete toracica ed addominale associata a un'interruzione del flusso nasale/orale.
Apnee Ostruttive:
si definiscono un'interruzione del flusso aereo oronasale dovuta ad una completa o parziale ostruzione delle alte vie aeree, associata ad eccessivo sforzo respiratorio, che esita in un movimento paradosso della gabbia toracica e dell'addome. L'apnea ha una durata media di 10-20 secondi, dopo la quale si osserva una caduta della SpCO2 più pronunciata nel lattante e più tardiva nel bambino più grande.
Ipopnee:
si verificano quando vi è una riduzione di almeno il 50% dell'ampiezza del segnale del flusso oronasale della durata di almeno due cicli respiratori. Si associano spesso ad arousals o ad ipossiemia (desaturazioni
>4%).
Rivista Italiana on line "LA CARE" Volume 11, Numero 1-2, anno 2018
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