Update: Disturbi Respiratori nel Sonno in età infantile
Esse sono definite ostruttive se associate a movimenti in opposizione di fase di torace e addome, centrali se si riscontra una riduzione in fase degli stessi segnali.
Gas ematíci:
la saturazione arteriosa media di ossigeno è normalmente >94%. Si considera anomala una saturazione media compresa tra 90 e 94% mentre se inferiore a 90% è da considerarsi francamente patologica. Desaturazioni >94% sono infrequenti nei bambini sani e, se presenti, non superano i 2+ episodi per ora di sonno.
Indice di Apnea-Ipopnea.
Questo indice è dato dal numero di apnee sommate alle ipopnee verificatesi in un'ora di sonno. Attualmente viene ritenuto il parametro più accurato per diagnosticare la gravità dei DRS, sebbene, nel bambino, non si siano ancora stabiliti dei cut-off universalmente riconosciuti.
Grazie all'AHI è quindi possibile fare diagnosi di OSAS, differenziandola dal semplice Russamento Primario, quindi stabilirne il grado di severità (Tabella VI) (Loughlin G.M., et al., 1994).
Tabella VI: Diagnosi DRS in base a AHI |
RUSSAMENTO AHI |
< 1 |
OSAS LIEVE |
1 < AHI < 3 |
OSAS MODERATA |
4 < AHI < 9 |
OSAS SEVERA |
AHI > 10 |
(Tratto da Loughlin G.M., et al., 1994; Marcus C.L., et al.,
2012)
Come già enunciato, la sindrome delle apnee ostruttive nel sonno può comportare nel bambino l’insorgenza di complicanze di diverso tipo e gravità:
-
Complicanze cognitivo-comportamentali: colpiscono circa il 40% dei bambini con OSAS al di sopra dei dei 7 anni d’età. Si tratta di disturbi dell’attenzione, iperattività, aggressività e problemi di relazione sociale. Si denotano difficoltà dell’apprendimento, della memoria e della comunicazione.
Si pensa che queste complicanze derivino dalla frammentazione del sonno e dall’ipossia cronica, che possono causare alterazioni a livello della corteccia prefrontale (Gozal D., et al., 2001; Bonuck K,., et al., 2012; Hodges E.K., et al., 2012).
- Complicanze cardiovascolari: ipertensione polmonare, cuore polmonare, scompenso cardiaco congestizio; oggi sono diventate molto rare, grazie al miglioramento delle conoscenze in questo campo, che ha condotto ad una più precoce diagnosi e terapia. Sembra che i ricorrenti episodi di ostruzione e desaturazione portino ad una iperattivazione del sistema nervoso simpatico, con effetti nocivi a livello cardiaco. Inoltre il prolungato stato di ipossia e ipercapnia è responsabile di uno stato di stress ossidativo e di un aumento in circolo di mediatori dell’infiammazione, come la Proteina C Reattiva (PCR); questi elementi porterebbero ad un aumento delle resistenze vascolari a disfunzioni endoteliali e ad alterazioni del tono vasomotorio, che favorirebbero l’insorgenza di ipertensione sistemica. L’ipertensione è alla base di fenomeni di rimodellamento cardiaco, tra cui soprattutto ipertrofia del ventricolo sinistro. L’infiammazione sarebbe inoltre un fattore predisponente alla patologia aterosclerotica in età adulta, rendendo l’OSAS una patologia di ancor più grande impatto sulla vita dell’individuo nella sua totalità (Tan H-L., et al., 2013; Bhattachajee R., et al., 2009; Teo D.T., et al., 2013).
L’ipertensione polmonare ed il cuore polmonare sono tra le complicanze cardiovascolari, quelle più severe.
L’ipossia e l’ipercapnia aumentano lo sforzo respiratorio con aumento della pressione negativa intratoracica e aumento della pressione transmurale ventricolare sinistra. Aumenta anche il ritorno venoso al ventricolo destro e la pressione arteriosa polmonare con aumento del postcarico ventricolare destro.
Rivista Italiana on line "LA CARE" Volume 11, Numero 1-2, anno 2018
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