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Update: Disturbi Respiratori nel Sonno in età infantile
L’ipossia intermittente induce la produzione di radicali liberi, di molecole proinfiammatorie, e riduzione dell’ossido nitrico (NO) con predisposizione all’aterosclerosi e all’ipertensione arteriosa. Nei bambini con OSAS esiste una maggior predisposizione ad eventi cardiovascolari legati all’aumentato tono simpatico con ipertensione arteriosa e ridotta variabilità della frequenza cardiaca, disfunzione endoteliale, disfunzione sisto-diastolica ventricolare, destra e sinistra, alterazioni proinfiammatorie e metaboliche.
Il persistere dell’OSAS può portare non solo all’ipertensione polmonare e al cuore polmonare cronico, ma anche allo sviluppo di ipertensione arteriosa sistemica e alla sindrome metabolica (Nespoli L.F., et al., 2009).

- Complicanze di crescita: è stata focalizzata l’attenzione sull’associazione tra deficit di crescita e OSAS. I meccanismi, non del tutto chiari, chiamano in causa aspetti come il calo dell’appetito e la disfagia indotta dall’ipertrofia tonsillare, responsabili di un ridotto introito calorico, nonché l’aumentato consumo metabolico indotto dagli sforzi notturni. Inoltre potrebbero essere interessati anche meccanismi squisitamente endocrini, in quanto è stata osservata una riduzione dei livelli circolanti di IGF-1, ormone responsabile del rilascio dell’ormone della crescita (GH); inoltre sembra che ci possano essere alterazioni a carico della secrezione del GH stesso, prodotto durante il sonno non-REM, forse per modificazioni dell’asse ipotalamo-ipofisario indotte dall’ipossiemia notturna (Li A.M., et al., 2003; Nieminem P., et al., 2002).

- Complicanze metaboliche: sembra che l’OSAS possa predisporre alla futura insorgenza della “Sindrome Metabolica”, caratterizzata da resistenza insulinica, ipertensione arteriosa, obesità e dislipidemia. L’OSAS e l’obesità giocano un ruolo sinergico nella patogenesi di tale condizione.
L’insulino-resitenza, in particolare, potrebbe essere correlata all’aumento di citochine infiammatorie in circolo come IL6 e TNF alfa e ad una inibizione delle cellule beta del pancreas indotta dall’ipertono simpatico (Tauman R., et al., 2006; Flint J., et al., 2007).

I possibili approcci terapeutici in caso di OSAS sono:
- Calo ponderale in caso di obesità
- Terapia farmacologica con antibiotici, decongestinanti e vasocostrittori nasali, steroidi per via inalatoria ed antileucotrieni
- Misure ambientali (riduzione del fumo domestico, profilassi ambientale)
- Terapia ortodontica e riabilitativa miofunzionale
- Adenotonsillectomia
- Correzione dei possibili difetti anatomici specifici (ugulofaringoplastica, chirurgia cranio-facciale, tracheostomia)
- Ventilazione a pressione positiva continua (CPAP) (Šujanská A., et al., 2014; Alonso-Álvarez ML., et al., 2017).

Dall’analisi della letteratura, sembra che l’inquinamento outdoor ed indoor rappresenti una delle principali cause di problemi respiratori nei bambini nelle aree urbane (Tenero L., et al., 2017).
Uno studio trasversale di (Abou-Khadra M.K., et al, 2014) ha analizzato le possibili associazioni tra esposizione a PM10 (particolato con diametro aerodinamico ≤ 10 μm) e disturbi del sonno nei bambini tra i 6 ei 13 anni, reclutati da quattro scuole elementari in Egitto localizzare in due distretti con grandi differenze in PM10. È stata osservata un'associazione significativa, in particolare, l'esposizione a PM10 è stata associata a disturbi dell'avvio e del mantenimento del sonno.
Anche se non è stata trovata alcuna associazione statisticamente significativa tra il PM10 ed i disturbi respiratori nel sonno, è importante notare la relazione tra qualità del sonno e inquinamento ambientale.
Rivista Italiana on line "LA CARE" Volume 11, Numero 1-2, anno 2018
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