Storie speciali di allattamento e donazione
Il racconto di Teresa:
“Avevo già sentito parlare della banca del latte durante la degenza relativa al parto del mio primo figlio, ma allora la cosa non mi ha toccato tanto profondamente quanto invece in occasione della nascita della mia seconda figlia che purtroppo aveva una malformazione congenita complessa, l’ernia diaframmatica, già diagnosticata all’ecografia morfologica, che è gravata dal 50% di possibilità di sopravvivenza.
La mia piccola e' nata a Roma perché San Giovanni Rotondo non dispone del reparto di Chirurgia Neonatale e sapevo già che appena nata sarebbe stata immediatamente intubata e trasferita in TIN.
Essendo infermiera qui a CSS ero abbastanza informata su quanto mi aspettava, ma un conto è immaginare una situazione e un conto è viverla. Per lo stretto monitoraggio della gravidanza lasciavo a casa un figlio di 2 anni appena ogni 15 giorni per andare a Roma.
Ricordo perfettamente ogni istante di quella travagliata gravidanza e poi ad aprile il viaggio di andata senza conoscere la data di ritorno. Una gravidanza dove i momenti felici lasciavano spazio ad interminabili momenti di sconforto. Finalmente l'attesa è finita, il 15 maggio nasce Emanuela. Non ricordo nemmeno di averla sentita piangere in quella gelida sala operatoria, non ricordo nemmeno di averla vista bene, un'occhiata veloce e di lato in quell'incubatrice e via... al risveglio mio marito mi fece vedere una sua foto.. non vedevo l'ora di potermi alzare per andare da lei, ma mi mancavano le forze, così mi portarono con la sedie a rotelle. Dal vetro dell'incubatrice finalmente la vidi ma non mi resi conto che avrei passato mesi davanti a quel vetro prima di poterla abbracciare.
Dopo aver comprato il tiralatte e tutte le buste monouso per la corretta conservazione del latte iniziai a tirarlo con la speranza di poterlo dare a mia figlia appena possibile e intanto tiravo e tiravo, lo conservavo nel frigo dell'albergo e continuavo a tirare e tirare ma mia figlia era ancora intubata e il latte era tanto e a lei bastava poco… e continuavo a conservare.
In verità all'inizio è stata più la voglia di poter dare esclusivamente a mia figlia il mio latte. Ma intanto lei continuava a stare là, in quella maledetta incubatrice e a subire operazioni su operazioni e complicanze su complicanze. Allora decisi di dare il mio latte a quei bimbi che necessitavano di latte materno e non ne potevano disporre dalla propria madre. E allora ho continuato a tirarlo e a conservarlo perchè volevo che ne arrivasse il più possibile nell'ospedale in cui lavoravo.
L'emozione di poterlo donare è stata così forte da superare anche lo stress di tirarselo sistematicamente che spesso avvertivo. lo tiravo il mio latte ogni 3 ore come se fosse una normale poppata. E l’ho fatto fin quando l’ho prodotto e l'avrei continuato a fare ancora per tanto tempo ma poi il latte ha cominciato a ridursi e ho raccolto latte per 4 mesi.
Sono tornata a casa il 26 luglio, mia figlia si alimentava attraverso un sondino che introducevo dal naso ad ogni poppata, ma il latte non era il mio perchè le davano un altro più calorico perché cresceva poco e riusciva ad assumerne solo piccole quantità al giorno.
Tutti dovrebbero provare a donare.. .donare non significa togliere latte ai propri figli ma dare ad altri bimbi una speranza in più e io conosco bene il significato di questa affermazione. Adesso mia figlia dopo ben 24 interventi chirurgici sta discretamente; mi avevano detto che non avrebbe camminato e invece se pur tardivamente lo ha fatto, ora aspettiamo che parli, giacchè nel frattempo è diventata anche sorda... ma la parola mamma la dice, e come se la dice, e questo mi ripaga di tutti i sacrifici”.
Riflessioni sui report
Il latte materno rappresenta un’importante opportunità di salute sia per i nati da parto singolo che per i gemelli, per i neonati a termine così come per i prematuri. L’uso di grandi quantità di latte umano si associa ad una ridotta incidenza di complicanze
(11-15). In particolare sono stati ormai ampiamente dimostrati i vantaggi del latte materno in molti ambiti dello sviluppo con speciale riguardo al sistema immunitario e all’outcome cognitivo,
Rivista Italiana on line "LA CARE" Volume 11, Numero 1-2, anno 2018
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