Update: Disturbi Respiratori nel Sonno in età infantile
INTRODUZIONE
Secondo gli studiosi della National Sleep Foundation, ente di ricerca statunitense, il cui rapporto è stato pubblicato sulla rivista Sleep Health, i quantitativi di ore di sonno raccomandati sono:
(Hirshkowitz M., et al., 2015).
Neonati (0-3 mesi)
Sonno consigliato tra le 14 e le 17 ore;
Prima Infanzia (4-11 mesi)
Tra le 12 e le 15 ore;
Bambini (1-2 anni)
Compreso tra 11 e 14 ore;
Età pre-scolare (3-5 anni)
Sonno compreso tra le 10 e le 13 ore;
Bambini in età scolare (6-13)
Sonno consigliato tra le 9 e le 11 ore;
Adolescenti (14-17)
Tra le 8 e le 10 ore;
Giovani Adulti (18-26)
Ore di sonno tra 7 e 9;
Adulti (27-64)
Invariato rispetto alla fascia precedente, 7-9 ore;
Anziani (65+)
Sonno consigliate tra le 7 e le 8 ore.
Si comprende come nei primi mesi di vita, il tempo del sonno, supera di molto la metà della giornata e all’inizio dell’adolescenza nel sonno vengono ancora trascorse oltre il 40% delle ore del giorno. (Figura 1).
Figura 1: Rapporti fra le fasi del sonno nelle differenti fasce di età e quantità totale di sonno (tratto da Medico e Bambino: Cordelli F.,1997).
Come possiamo notare dal grafico, sul piano quantitativo, il sonno ha più importanza nell’età infantile che in quella adulta.
Qualitativamente, poi, il sonno subisce notevoli variazioni nell’arco della vita: a partire dall’età neonatale o addirittura dalla vita intrauterina va sempre più riducendosi la quota REM (Tabella I).
|
Lattante |
Adulto |
Durata percentuale delle fasi di sonno REM/nREM |
50/50
|
20/80 |
Periodicità degli stati di sonno |
REM + nREM di 50-60 min |
Fasi REM + nREM di 90-100 min |
Inizio del sonno
|
Inizio in sonno REM |
Inizio in sonno nREM |
Organizzazione temporale del sonno |
Uguali fasi REM e nREM per l’intera durata del
sonno |
Predominanza degli stadi 3°-4° di sonno nREM nel
primo terzo della notte. Predominanza del sonno REM nell’ultimo terzo
della notte
|
Organizzazione temporale degli stadi del sonno |
Scarsa |
Buona
|
Tabella I: Differenze del sonno nell’adulo e nel bambino (tratto da Medico e Bambino: Cordelli F.,1997).
Il sonno REM, che è detto sonno attivo ed è caratterizzato da:
- Comparsa improvvisa (durante lo stato di sonno calmo e per lo più profondo) di movimenti dei oculari rapidi e ben evidenti (REM o “rapid eye moviments”)
- Completa atonia muscolare con cloni degli arti e turbe neurovegetative (sonno attivo)
- Variazioni dell’EEG, con perdita dei ritmi lenti e monotoni del sonno profondo (sonno paradosso)
Rivista Italiana on line "LA CARE" Volume 11, Numero 1-2, anno 2018
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