La Macro-Importanza del Microbioma nell’allattamento al seno
Il latte materno infatti contiene dei particolari oligosaccaridi (HMOs) che sono la terza componente per quantità del latte materno che negli anni recenti sono stati scoperti come il nutrimento dei batteri intestinali per promuovere la crescita e il rafforzamento del sistema immunitario.
L’IMMUNITA’ NEI BAMBINI PRETERMINE
Nonostante le nuove scoperte del microbiota placentare e del feto, a causa della scarsa esposizione degli antigeni in utero, il sistema immunitario
di un neo-nato è estremamente ingenuo, per questo motivo la modalità di difesa è
supportata principalmente dal sistema immunitario innato piuttosto che che da
quello della memoria per il semplice fatto che “non c’è ancora memoria”.
Se ciò accade già ai bambini nati a termine, ancor maggiormente si presentano rischi immunitari per i bambini nati pretermine. Non solo perché non c’è ancora “memoria” ma anche per una certa immaturità del sistema innato e in particolare:
1) Una minore concentrazione di cellule T circolanti e meno riserve di neutrofili presenti a livello del midollo osseo
2) Cellule come macrofagi, NK, neutrofili con meno capacità funzionale
3) Minore produzione di proteine immunoattive come il complemento e le citochine
Questo accade ancora maggiormente poiché i bambini nati pretermine saltano spesso la prime due fasi della colonizzazione batterica: il parto e il skin to skin e abbiamo già notato come i bifidobatteri hanno funzione proprio di richiamo e produzione di complemento, citochine, di lavoro sulle cellule T e sul GALT.
Non per niente la più comune complicanza e la maggiore responsabile della mortalità per i bambini pretermine è la enterocolite necrotizzante (NEC), una patologia gastrointestinale, nettamente correlata con il microbiota
intestinale e la modalità di
nutrimento del prematuro.
Molti studi infatti hanno dimostrato come i neonati pretermine, soprattutto quelli nati sotto la 32esima settimana hanno una minore incidenza di NEC se nutriti con latte materno della propria madre o latte materno donato rispetto a quelli nutriti con formula artificiale.
COMPONENTI IMMUNITARI NEL LATTE MATERNO
Nel latte materno ci sono innumerevoli componenti e ancora oggi molti sono in studio.
I componenti dell’immunità possono essere divisi in due grandi categorie: i fattori immunitari di protezione e i fattori immunitari di sviluppo e maturazione sia del microbiota intestinale sia del sistema immunitario del neonato.
I fattori di protezione come ad esempio la lattoferrina, il lisozima, la lattoperossidasi, l’α-lattoglobulina hanno fondamentalmente 3 compiti:
• Formare una barriera immunitaria a livello gastrointestinale impedendo l’adesione dei batteri patogeni
• Provvedere all’immunità “passiva” impedendo cambiamenti a livello microbico intestinale
• Avere un effetto antinfiammatorio e regolatorio dei fattori infiammatori che sono le principali cause della NEC
I fattori di sviluppo e di maturazione del sistema immunatario e del microbiota come le citochine, i fattori Bifidi, IGF (fattore di crescita insulino-simile), G-CSF (fattore stimolante la crescita di granulociti-macrofagi) hanno due compiti fondamentali:
• Promuovere la tolleranza ambientale e la crescita del microbiota
• Promuovere la crescita, la differenziazione e la maturazione del GALT
Esistono poi fattori di crescita che si occupano di entrambe le fasi come gli HMOs, EGF (fattore di crescita epidermico), l’acido arachidonico e il decoesaesaenoico.
Rivista Italiana on line "LA CARE" Volume 11, Numero 1-2, anno 2018
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