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La Macro-Importanza del Microbioma nell’allattamento al seno
Lattoferrina e Lisozima
La lattoferrina è una proteina antimicrobica che agisce attraverso due vie: aumenta l’assorbimento del ferro sia per aiutare il sistema immunitario ad utilizzarlo e contemporaneamente lo sottrae ai patogeni che potrebbero utilizzarlo come substrato di crescita. Inoltre stimola la crescita del GALT tanto che una review Cochrane ha concluso che  l’integrazione di lattoferrina diminuisce il rischio di NEC e la sepsi neonatale a esordio ritardato. Il lisozima sembrerebbe avere un effetto determinante per la protezione del pretermine dalla NEC. Infatti il tessuto intestinale esaminato di neonati che avevano la NEC era incapace di produrre le giuste quantità di lisozima promuovendo la crescita di E. Colii a livello duodenale. Al contrario i neonati che non avevano la NEC avevano cellule intestinali maggiormente competenti nel produrre lisozima. Il latte materno ne contiene una grossa quantità e quindi a livello della regolazione del GALT sembrerebbe un punto cardine.

Citochine
Nel latte materno sono state trovate un gran contenuto di citochine quali: IL-1, IL-4, Il-5, IL-6, IL-8, IL-10, IL-12, IL-13, TNF, TGF ed INF.
Il loro ruolo è quello di favorire la maturazione del sistema immunitario del neonato e del GALT. Ad esempio, citochine come il TGF, l’IL-6 e l’ IL-10 sembrano contribuire allo sviluppo e alla differenziazione di cellule produttrici le Ig-A (Bottcher et al. Pediatr. Res. 2000) e la maturazione delle cellule immunitarie intestinali. Le citochine sembrano essere coinvolte nel sistema di crescita e di controllo del sistema adiposo. Una alterata produzione sembrerebbe essere coinvolta nell’aumento dell’obesità infantile. L’IL-2, l’IL-6 e il TNF-α hanno un ruolo basilare nel promuovere la risposta dell’immunità Th1 citotossica nei bambini pretermine e in particolare l’IL-2 stimola la differenziazione e la crescita delle cellule T linfocitarie.
Nel latte materno di madri di bambini pretermine inoltre si riscontra un aumento dell’84% della IL-10 che sembrerebbe avere un effetto “materasso” rispetto alla eccessiva risposta infiammatoria spesso presente nei neonati pretermine. L’IL-8 funziona come chemoattrattiva per i neutrofili che hanno un ruolo nell’immunità umorale e come promotore dello sviluppo tissutale intestinale.

G-CSF
E’ un fattore che promuove la crescita e la differenziazione dei neutrofili. I recettori per il G-CSF sono presenti nell’intestino e quindi si suppone abbia un coinvolgimento con lo sviluppo del GALT. In una RCT l’integrazione orale di G-CSF riduce l’incidenza di NEC e aumenta la sopravvivenza dei pretermine con sepsi e piastrinopenia.

EGF
Gioca un ruolo nella proliferazione e nella maturazione delle cellule e insieme ad altre cellule dell’immunità aiuta lo sviluppo del GALT. Nel latte di madri di bambini pretermine aumenta fino all’80% rispetto ai bambini a termine e questo probabilmente per compensare l’effetto della mancanza della placenta che ne promuoveva precedentemente la crescita. Nuovamente in diversi studi è stato evidenziato come l’EGF protegge il neonato contro la NEC poiché diminuisce la citochine proinfiammatorie e aumenta le citochine antinfiammatorie come l’IL-10, mantendendo una barriera intestinale più compatta e forte.

Human Milk Oligosaccharides (HMOs)
Sono la terza componente in quantità del latte materno. Sono quella componente che fa definire il latte come specie-specifico in quanto questi oligosaccaridi hanno una morfologia decisamente diversa rispetto agli oligosaccardi del latte vaccino, substrato per la costruzione della formula artificiale.
Rivista Italiana on line "LA CARE" Volume 11, Numero 1-2, anno 2018
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