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Parto indotto e rischio di depressione nel post-partum
L’induzione ha ricevuto voti positivi dalle pazienti che hanno sottolineato come la preparazione del personale, giudicato eccellente, abbia contribuito a rendere l’esperienza positiva. La maggior parte delle mamme però non sceglierebbe nuovamente di ripetere l’induzione, preferendo attendere l’insorgenza spontanea del travaglio, sia per il dolore provato durante l’induzione, sia per la lunghezza eccessiva della procedura.

Dal punto di vista ostetrico, i dati più rilevanti sono il numero di ecografie che sono state effettuate in gravidanza e il dato relativo al ricordo della paura del parto, nonché la relazione che è emersa tra i due. Il numero di ecografie effettuato in gravidanza, in contrasto con il numero di ecografie raccomandato dalle linee guida della gravidanza fisiologica,fa infatti riflettere: le donne, per sentirsi più sicure e meno spaventate dal parto, non hanno bisogno di effettuare più ecografie di quelle strettamente necessarie, ma ricevere dal personale sanitario più informazioni,un supporto e un sostegno maggiori, in particolare dalle ostetriche, che sono le figure centrali e responsabilidella gravidanza fisiologica e che hanno, da profilo professionale, il compito di assistere e consigliare la donna nel periodo della gravidanza, durante il parto e nel puerperio.

L’induzione del travaglio, sebbene sia una pratica ormai diffusa, non viene sempre condivisa e accettata dalle pazienti, che se potessero scegliere, preferirebbero partorire spontaneamente. Per questo, è importante discutere questa scelta con la paziente, raccogliendo eventuali dubbi e preoccupazioni, spiegare in modo chiaro e preciso lo svolgimento della procedura e il tasso di successo/fallimento della stessa e seguire la paziente indotta anche nel periodo del post-partum per identificare vissuti negativi, timori ed eventuali segni/sintomi di depressione.

La ricerca scientifica ancora non ha adeguatamente approfondito questi temi e sono necessari ulteriori studi sul coinvolgimento psicologico ed emotivo delle pazienti che affrontano l’induzione del travaglio di parto.

RINGRAZIAMENTI

Si ringrazia il prof. Vincenzo Zanardo per il suo continuo supporto e la sua preziosa collaborazione a questa ricerca.

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Rivista Italiana on line "LA CARE" Volume 12, Numero 3, anno 2018
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