La stipsi in gravidanza e post gravidanza: cause e soluzioni
Stipsi da ridotto transito intestinale:
È una variante di stipsi molto frequente nelle giovani donne e spesso il problema insorge dalla pubertà. Il consumo di una dieta ad alto contenuto di fibre può essere risolutivo nei pazienti con lieve riduzione del transito intestinale, ma essere inefficace in quelli con disturbo più severo. In questi pazienti frequente è la mancanza o la riduzione delle onde peristaltiche dopo i pasti, con conseguente rallentamento del transito intestinale.
L’introduzione nella dieta di alimenti contenenti significative quantità di fibra alimentare dovrebbe essere graduale e individuale per mantenere chelazione di sali minerali. Adeguate quantità di fibra alimentare per donna in gravidanza possono essere raggiunte semplicemente incoraggiando il loro consumo abituale compreso i cereali, verdura e legumi. L’introduzione graduale di purea di prugna è auspicabile già nel corso del primo trimestre, oltre che per l’apporto di una sufficiente quantità di fibra anche per permettere una naturale accettazione di un corretto regime alimentare.
Fibra Alimentare è l'insieme di quei carboidrati complessi (polisaccaridi, cellulosa, emicellulosa, lignine, silicati, inulina, oligosaccaridi) e di altre sostanze non digeribili dall'uomo e perciò non assimilate dal nostro organismo.
Pur non potendosi considerare un nutriente, la fibra alimentare esercita effetti di tipo funzionale e metabolico che la fanno ritenere una importante componente della dieta umana. Oltre che all’aumento del senso di sazietà e al miglioramento della funzionalità intestinale e dei disturbi ad essa associati (stipsi, diverticolosi), l’introduzione di fibra con gli alimenti è stata messa in relazione alla riduzione del rischio per importanti malattie cronico-degenerative.
Le fibre contenute nelle prugne hanno una grande capacità di legarsi a molecole di acqua, di dare viscosità ed effetto massa, hanno potere anti-ossidante e modulano l’assorbimento di alcuni nutrienti.
Principale fonte naturale di fibra sono i vegetali e la frutta. L’apporto calorico dei diversi tipi di fibra in quanto tali è viceversa trascurabile. Non esistono quindi problemi di tipo metabolico nel consigliare una integrazione di fibra.
Poco più di un anno fa ricercatori dell’Università di Utrecht in Olanda, sbandieravano ai quattro venti le rinomate proprietà dello psyllium nel combattere i sintomi derivanti dal colon irritabile. Ma non solo, questa fibra naturale proveniente da alcuni tipi di frutta viene oggi largamente utilizzata per combattere la stitichezza.
Oggi, alcuni ricercatori scoprono invece che le prugne battono lo spyllium in quanto a capacità di combattere la costipazione. Per avere dei risultati soddisfacenti, secondo gli studiosi, bisognerebbe consumare una cinquantina di grammi di prugne al giorno, pari a 6 grammi di fibre.
Con la costanza di almeno tre settimane si otterrebbero ottimi risultati grazie anche alla presenza di sorbitolo e polifenoli contenuti nel frutto.
Le prugne, contengono, infatti, circa 15 grammi di sorbitolo per 100 grammi di parte edibile -ingrediente noto come lassativo osmotico. I polifenoli, invece, sono presenti nella quantità di 184 mg per 100 grammi di frutto.
«Data la loro appetibilità, la tollerabilità e la disponibilità, le prugne e i suoi derivati devono essere considerate l'approccio iniziale alla gestione della stipsi da lieve a moderata entità della popolazione», spiega Satish Rao, dell’Università dell’Iowa Carver College (Usa).
Studio clinico di base
Nel nostro studio clinico di base abbiamo coinvolto 46 donne in gravidanza volontari affetti da costipazione (meno di tre evacuazioni a settimana).
Tutti i partecipanti allo studio avevano una media di 40 anni d’età.
Rivista Italiana on line "LA CARE" Volume 12, Numero 3, anno 2018
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