Alimentazione nella prima infanzia
Gli alimenti di una sana alimentazione familiare sono adeguati anche come alimenti complementari; hanno, tra molti altri vantaggi, quello di avere sapori che il bambino già conosce perché vi è stato esposto in utero e col latte materno.
Per un breve periodo, in generale di 6-8 mesi, i sani alimenti familiari possono essere adattati allo sviluppo neuromotorio del bambino e quindi tagliati, sminuzzati e schiacciati al bisogno; è tuttavia preferibile, per stimolare lo sviluppo neuromotorio, offrire alimenti solidi rispetto ai semisolidi e ai liquidi, che il bambino deve obbligatoriamente assumere passivamente da un adulto che usa il cucchiaio. In linea generale, il lattante a sei mesi è pronto a ricevere cibi semi solidi o solidi.
Foto 1: il momento della pappa
Diversi modelli alimentari possono portare a soddisfare i fabbisogni nutrizionali del bambino tra 6 mesi e 3 anni. Va favorita l’interazione tra le preferenze della famiglia, le indicazioni del pediatra ed il contesto socio-culturale e tradizionale per aiutare il bambino a sviluppare il proprio gusto e le scelte alimentari personali nell’ottica di una alimentazione corretta. Ciò premesso, vari sono gli alimenti che possono essere offerti al bambino come primo cibo solido mettendo da parte il criterio della progressiva introduzione degli alimenti secondo il grado di allergenicità.
Foto 2: cucchiaio a punta morbida
Un timore comune nei genitori e nei pediatri (e altri operatori sanitari) al momento della prima introduzione dei cibi solidi è quello che inevitabilmente un bambino cosi piccolo si trovi di fronte a una impresa estremamente impegnativa e rischiosa.
I cibi vanno offerti con il cucchiaino, senza forzare il bambino, consentendogli eventualmente di toccare cibo nel piatto e mangiare con le mani.
Non si deve insistere se non gradisce qualche alimento ma alternare cibi diversi per colore, sapore e consistenza. Il cibo inizialmente non accettato va però riproposto con pazienza in giornate successive, eventualmente preparato in modo diverso.
E’ importante che il bambino mangi seduto con la schiena eretta (preferibilmente nel seggiolone) per evitare il rischio di soffocamento e per permettergli di partecipare attivamente al pasto, toccando e anche pasticciando con il cibo.
Foto 3: bambino nel seggiolino
Foto 4: praricità del seggiolino
Oltre al latte, durante il divezzamento il bambino deve bere acqua evitando bevande con zuccheri aggiunti che sono un fattore predisponente per lo sviluppo di carie ed obesità. Il latte vaccino non è raccomandato nel primo anno di vita per il rischio di sbilanciare l’apporto proteico alimentare complessivo e, inoltre, perché può causare carenze di ferro.
Foto 5: cucchiaio termosensibile cambia colore a contatto con alimenti che superano i 37°C
Rivista Italiana on line "LA CARE" Volume 13, Numero 4, anno 2018
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