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Alimentazione nella prima infanzia
A circa 6 mesi generalmente i lattanti cominciano a star seduti senza sostegno, cominciano a coordinare mani e occhi per afferrare il cibo e portarlo alla bocca, perdono il riflesso di estrusione della lingua e riescono a usarla, assieme al labbro superiore, per far restare il cibo in bocca (anche se dato con il cucchiaio) e sviluppano la capacità di masticare (anche senza denti) ed ingerire in sicurezza cibi solidi e in maggiore quantità.
In questo periodo sanno anche regolare, mediante il senso di sazietà acquisito soprattutto se sono stati allattati a libera domanda, la quantità di cibo di cui hanno bisogno, se questo è loro offerto 2-3 volte al giorno.
Dall’età di 9-12 mesi generalmente i bambini posseggono le abilità manuali per alimentarsi da soli, per bere da una normale tazza afferrandola con due mani, e per mangiare il cibo preparato per il resto della famiglia, con adattamenti minimi come il tagliare il cibo in pezzi che possano essere afferrati con le dita e masticati. Cominciano anche a sviluppare le abilità per mangiare con un cucchiaio.
É importante che i bambini, per i quali alcuni cibi possono essere inizialmente sconosciuti, siano esposti ripetutamente ai nuovi alimenti per stabilire uno schema di accettazione di cibi salutari.
Dopo i 9 mesi gli alimenti complementari si possono offrire 3-4 volte al giorno, aggiungendo una merenda nutriente 1-2 volte al giorno dopo i 12 mesi, se il bambino lo desidera.
Dopo i 12 mesi il latte, preferibilmente materno, diventa meno importante nella dieta del bambino; passa dal costituire circa il 70% della dieta a meno del 30%.
Durante il secondo anno, quindi, il bambino si integra sempre più nella dieta familiare, che deve essere sana e variata.

Si raccomanda di valutare se l'alimentazione è appropriata in base a:

• l'adattamento del modo di alimentare alle capacità neuromotorie del bambino (afferrare il cibo, portarlo alla bocca, maneggiare un cucchiaio, masticare)

• la risposta al mutare dei bisogni con un’ulteriore offerta di cibi variati, compreso l’incoraggiamento a mangiarli

• l'interazione tra il bambino e chi se ne prende cura, compresa la comunicazione affettiva

• la situazione dell'apporto di cibo, compresa l'organizzazione, la frequenza, la durata, la regolarità ed il fatto che sia sorvegliato mentre mangia e da chi Alimentazione dei bambini fino ai 3 anni

• Mangiare alimenti diversi rispettando le porzioni

• Suddividere la giornata alimentare in 3 pasti principali (colazione, pranzo, cena) e 2 spuntini

• Consumare almeno 5 porzioni al giorno fra frutta e verdura fresca di stagione, cruda e/o cotta,, di colori diversi

• Consumare cereali, anche integrali, ad ogni pasto (riso, pasta, orzo, polenta, pane…)

• Consumare carne, pesce, uova e formaggi: offrire uno solo di questi alimenti ad ogni pasto principale; non dimenticare la combinazione dei cereali con i legumi come ottima fonte proteica

• Scegliere per condire e cucinare l’olio extra vergine d’oliva

• Consumare latte vaccino intero dopo i 12 mesi di vita nel bambino non allattato al seno e derivati interi

• Preferire il consumo di alimenti naturalmente dolci, come la frutta fresca

• Usare con molta moderazione i dolcificanti naturali, quali zucchero, miele e fruttosio

• Attenzione all’offerta di alimenti ricchi di sale o di zuccheri aggiunti: salumi ed insaccati, patatine e snack, dadi da brodo,
Rivista Italiana on line "LA CARE" Volume 13, Numero 4, anno 2018
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