Rivista Italiana on line "LA CARE"
La percezione acustico-linguistica
dall’età prenatale all’età infantile
ABSTRACT
Da quando i moderni strumenti di diagnosi hanno permesso di sondare ed esplorare la vita intrauterina, di studiarla e monitorarla da vicino, si è scoperto come vive il feto, che cosa "prova", come si sviluppa fin dalle prime settimane. Si sono accesi i riflettori sull’affascinante inizio della vita, quel paradiso perduto che accomuna tutti,
permettendoci di approfondire, ma non risolvere, l’antica questione della presenza di un’anima prima della nascita.
A cambiare, di conseguenza, è anche la rappresentazione sociale del feto, l’immagine che si ha di questa fase della vita, le aspettative dei genitori stessi. Le conoscenze attuali hanno demolito pregiudizi e superstizioni. Ma in alcuni casi hanno confermato invece ciò che le mamme hanno da sempre pensato: che i bambini nel grembo materno sentono, sono connessi con ciò che li circonda. E, cosa ancor più intrigante, possono condividere le emozioni con le loro madri, sono in grado di provare delusione, depressione, rabbia e paura. Numerose ricerche dimostrano che fin dai primi mesi di gestazione quando la mamma è tranquilla anche il feto lo è, se invece è in ansia lui si agita allo stesso modo. Il misterioso e profondo legame tra madre e feto nasce ben prima del parto.
Il bambino prenatale vive tutto ciò che vive la madre e sin dall'inizio. Già in utero, non si forma soltanto il corpo fisico del bambino, ma anche la sua psiche e, di conseguenza, il suo carattere. Durante la gestazione, dunque, non è sufficiente seguirne il buon andamento soltanto mediante esami ecografici, analisi cliniche e controlli medici per accertarsi del perfetto stato di salute di madre e bambino. Occorre preoccuparsi anche di alimentare correttamente la relazione madre-padre-bambino sul piano affettivo. Il bambino, immerso nel sacco amniotico, è investito da tutto ciò che accade alla mamma: ciò che riesce a dare benessere, gioia, serenità ed equilibrio alla madre, andrà sicuramente a vantaggio anche del bambino.
Anche i bambini nati prematuri esprimono una vasta gamma di emozioni. Osservazioni del comportamento nell’utero ad ultrasuoni, soprattutto tra gemelli, rivelano rabbia, paura, affetto. Il feto inoltre reagisce agli aghi che si intromettono nell’utero con shock, ritiro, aggressione, provando vero e proprio panico. Si calma con la voce della madre, a sei mesi di gestazione può muovere il corpo al ritmo dei suoi discorsi.
Linda Veronese(1),
Ilona Kejklickova (2),
Arturo Giustardi (3)
1 logopedista libera professionista, Montecchio Maggiore
2 Presidente Logo Klinica Brno Repubblica Ceca
3 Presidente AICIP
Rivista Italiana on line "LA CARE" Volume 13, Numero 4, anno 2018
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