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La percezione acustico-linguistica
Gli autori della ricerca hanno seguito 33 donne finlandesi dalla loro 29esima settimana di gravidanza fino alla nascita dei loro bambini. Alla metà delle gestanti sono state fatte ascoltare, per diverse volte alla settimana, delle registrazioni di una cantilena ripetuta centinaia di volte. Di tanto in tanto la cantilena veniva ripetuta con un passo o con un accento diverso, oppure in essa veniva sostituita una vocale. Dopo che i bambini sono nati, i ricercatori hanno confrontato il modo in cui il loro cervello rispondeva alle variazioni della cantilena, mettendo a confronto i neonati che erano stati esposti alle vocalizzazioni in utero con coloro che non avevano subito lo stesso trattamento.
I risultati suggeriscono che il cervello fetale è in grado di apprendere attraverso l'udito prima ancora della nascita e la sua memoria subisce dei cambiamenti strutturali. Questo fa supporre quindi che le tracce neuronali possono anche influenzare l'acquisizione della lingua durante l'infanzia. Il primo senso a svilupparsi è il tatto, la sensibilità tattile viene acquisita molto precocemente, ha come supporto anatomico recettori particolari situati nella membrana basale dell'epidermide e le vie nervose che da questi trasmettono l'informazione fino al midollo spinale e ai centri del cervello. I recettori cutanei si sviluppano a partire dalla settima settimana di gravidanza intorno alla bocca; quattro settimane dopo sono presenti anche su tutto il viso, sul palmo delle mani e sulla pianta dei piedi. Più tardi appaiono anche sul tronco, poi su tutto il corpo e a venti settimane sono presenti anche sulle mucose. Contemporaneamente si sviluppano le vie nervose che trasmetteranno le sensazioni: questo processo, iniziato alla sesta settimana, si completa intorno alla trentesima.
Dalla 9^ settimana le mani fetali esplorano le pareti della cavità amniotica. Il feto risponde alle sollecitazioni tattili con movimenti corporei e attraverso il tatto è anche in grado di percepire i suoni prima che si sviluppi l'organo dell'udito. A trentadue settimane tutto il corpo mostra reazioni agli stimoli tattili.
Sempre molto presto si sviluppa il sistema vestibolare, il senso che permette di controllare l'equilibrio e che si trova nell'orecchio interno. E' il senso che permette di sapere, anche a occhi chiusi, in quale posizione ci troviamo, in piedi, sdraiati, fermi, in movimento.
A partire da otto settimane incomincia l'innervazione dell'orecchio interno e la sua maturazione continua fino al sesto mese di gravidanza, quando il sistema è in gran parte funzionante. E' difficile sapere cosa il feto sappia della propria posizione all'interno dell'utero. Le mamme in attesa osservano, però, che quando sono in movimento facilmente il bambino resta calmo, e che incomincia a muoversi quando si siedono o si sdraiano. Il suo sviluppo sembra strettamente legato a quello della vista, poiché alla nascita i funzionamenti specifici di questi sistemi sono dipendenti strettamente l'uno dall'altro (intersensorialità).
I recettori del gusto, le papille gustative, localizzati sulla punta, sui bordi e sulla parte posteriore della lingua sono ben sviluppate sin dall'11^ settimana e aumentano fino alla nascita.
Il feto ingurgita liquido amniotico ed è probabile quindi che i primi sapori che percepisce siano legati alle caratteristiche organolettiche di tale liquido. Il valore che da subito lo sviluppo del feto da al gusto ci serve forse a comprendere l'importanza del contatto fisico tra madre e neonato dopo la nascita e dell'allattamento al seno: il bambino “riconosce” la madre dall'odore e “riconosce” nel latte materno un gusto a lui già noto, perché presente nel liquido amniotico.
Di questo gusto il bambino avrà bisogno non solo per motivi fisiologici, per alimentarsi, ma anche per motivi psicologici: per riconoscere colei che lo nutre e per orientarsi nel nuovo e sconcertante ambiente extrauterino.

Per quanto riguarda l'olfatto, i primi recettori compaiono verso la nona settimana, quando incominciano a formarsi anche i nervi e i bulbi olfattivi.
Rivista Italiana on line "LA CARE" Volume 13, Numero 4, anno 2018
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