Home sito | Copertina | Indice |            « Indietro Pagina [13] di 51 Avanti »
Prevenzione e gestione del dolore nel feto e nel neonato
Quando si utilizza in neonati prematuri si aggiungono punti in base all’epoca gestazionale alla nascita, poiché questa aumenta il livello di stress e di dolore del neonato: si aggiungono 3 punti ai nati sotto le 28 settimane di età gestazionale, 2 punti ai nati tra le 28 e le 31 e 1 punto ai nati tra le 32 e le 35 settimane.

Cries

Crying, Requirement for oxygen supplementation, Increase in heart rate and blood pressure, facial Expression, Sleeplessness. (1995) Scala multidimensionale del dolore prolungato.
Con un punteggio maggiore o uguale a 5 bisogna prendere in considerazione la somministrazione di analgesici. Questa scala si utilizza ogni due ore nelle prime 24 ore dopo la procedura dolorosa, e ogni quattro ore per le 48 ore successive.

Edin

Echelle Douleur Inconfront Nouveau-né. (2001) La Società Italiana di Neonatologia nelle “Linee Guida per la prevenzione ed il trattamento del dolore nel neonato” definisce la scala EDIN la migliore per il dolore prolungato, tipico del post- operatorio. Il punteggio totale > 7 indica dolore.

Dan

Douleur Aigne du Nouveau-né. (1997)
Scala di valutazione del dolore unidimensionale, formata esclusivamente da parametri comportamentali, creata per il dolore acuto, per neonati nati a termine di gravidanza e pretermine. Il punteggio va da 0 (niente dolore) a 10 (dolore massimo) e valuta tre fattori: espressione facciale, movimenti degli arti ed espressioni vocali.

Nips

Neonatal Infant Pain Scale. (1993)
È la scala di valutazione del dolore più semplice al mondo, è unidimensionale e utilizza solo parametri comportamentali.
Insieme alla scala DAN e alla PIPP (che analizzeremo in seguito) è considerata, dalla Società Italiana di Neonatologia nelle “Linee guida per la prevenzione ed il trattamento del dolore nel neonato, 2008”, la scala più affidabile e facile all’uso per quanto riguarda il dolore acuto, per ogni neonato, indipendentemente dall’epoca gestazionale alla nascita. Il punteggio superiore a 5 è indicativo di dolore.

Pipp

Premature Infant Pain Profile. (1996)
È la scala del dolore più complessa al mondo, è pluridimensionale e utilizza parametri fisiologici e comportamentali. Descritta, dalla Società Italiana di Neonatologia nelle “Linee guida per la prevenzione ed il trattamento del dolore nel neonato” del 2008 come la più affidabile e precisa per la determinazione e classificazione del dolore acuto nel neonato prematuro. È molto complessa da utilizzare, necessita della presenza di almeno due operatori sullo stesso neonato, per poter monitorare, cronometrare e calcolare i parametri vitali e le loro modificazioni in brevissimo tempo.

Abc

Acuteness of the first cry, Burst rhythmicity and temporal Constancy of cry intensity. (2005)
Scala del dolore del neonato a termine sano.

Nata in Italia, a Siena, nel 2005 ad opera del Pediatra Neonatologo italiano Prof. C.V. Bellieni, uno dei responsabili nazionali della ricerca sul dolore nel feto e nel neonato.
Questa scala è basata sulle caratteristiche acustiche del pianto del neonato: primo tono, costanza e ritmicità del pianto.
La tonalità del pianto è legata alla attivazione del nervo vago: lo stress o il dolore causano una diminuzione dell’attivazione del nervo vago, che determina un aumento della tensione delle corde vocali innervate dallo stesso.
Rivista Italiana on line "LA CARE" Volume 14, Numero 1, anno 2019
13
            « Indietro Pagina [13] di 51 Avanti »