Home sito | Copertina | Indice |            « Indietro Pagina [34] di 51 Avanti »
La Kangaroo Mother Care
Durante la KMC la postura assunta dal neonato favorisce il suo rilassamento, riducendo il pianto, l'attività motoria casuale non finalizzata, fatta di tremori, movimenti estensori e scatti, responsabili di dispendio energetico e di ossigeno.
Alcuni studi clinici randomizzati, effettuati all'interno delle Unità di Terapia Intensiva Neonatale in Europa ed in Nord America, hanno valutato le caratteristiche di efficacia della Kangaroo Mother Care in contesti tecnologicamente avanzati.
Confrontando le condizioni dei neonati pretermine in termoculla e quelli seguiti con la KMC, è emerso che non vi è differenza in termini di termoregolazione, controllo dell'attività cardiaca, respiratoria e ossigenazione.
Alcuni studi hanno invece rivelato un miglioramento dell'ossigenazione ed una riduzione delle apnee durante la KMC.
Uno studio eseguito in India, nel 200612, su un campione di 114 neonati prematuri con peso inferiore ai 1800 g, ha riportato una riduzione della frequenza cardiaca, un aumento della saturazione ed un aumento della temperatura nel gruppo di neonati seguito con la Kangaroo Mother Care. Gli autori ritengono che probabilmente questi valori sono stati influenzati proprio dalla postura assunta dal piccolo, che facilita la ventilazione e la perfusione,ottimizzando la funzione respiratoria.
Bauer ha inoltre dimostrato che la KMC non rappresenta uno stress metabolico per il neonato pretermine.

Componenti della KMC

I punti cardine della Kangaroo mother Care sono rappresentati da:
 
- precoce contatto pelle-a-pelle (skin-to-skin) tra madre e neonato, in posizione “Kangaroo”;
- allattamento al seno esclusivo, quando possibile;
- dimissione precoce dal reparto di Terapia Intensiva e proseguimento della Kangaroo Mother Care in casa.
La chiave principale della terapia è il contatto skin-to-skin tra madre e figlio, possibilmente 24 ore su 24.
Questa consiste nel mettere il neonato in posizione verticale tra i seni della madre, sotto i vestiti, in modo che il piccolo sia a diretto contatto con la pelle della madre. Per una maggiore sicurezza è possibile fissare il bambino con una fascia, in modo che l'estremità superiore sia appena sotto l'orecchio del neonato. Il piccolo non dev'essere vestito, ma deve portare solo il panno e un capellino per proteggere la testa, deve avere il viso girato di lato ed il collo in leggera iperestensione in modo da mantenere pervie le vie aeree, evitando apnee, e consentendo il contatto visivo con la madre. Le gambe del piccolo neonato dovrebbero essere flesse in posizione a “rana”, così come le braccia. La fascia per contenere il neonato va legata saldamente, in modo che esso non scivoli fuori dall'imbragatura durante i movimenti della madre. L'addome non va compresso e dovrebbe trovarsi all'altezza dell'epigastrio della madre. In questo modo il neonato ha abbastanza spazio e non vengono compromessi i movimenti respiratori.

Figura 3: Posizione corretta e scorretta durante la Kangaroo Mother Care.

La postura ideale prevede che il neonato stia verticale, in posizione raccolta, con gambe e braccia flesse, è scorretto fargli assumere una postura con le gambe non flesse in quanto si rischia di arrecare danni alle anche.
I neonati pretermine sono particolarmente esposti a rischio di ipotermia e richiedono un ambiente con temperature controllate per mantenere l'omeostasi termica.
Rivista Italiana on line "LA CARE" Volume 14, Numero 1, anno 2019
34
            « Indietro Pagina [34] di 51 Avanti »