Home sito | Copertina | Indice |            « Indietro Pagina [35] di 51 Avanti »
La Kangaroo Mother Care
In questi neonati la perdita di calore è dovuta ad una scarsa funzionalità della barriera cutanea che rende facile la dispersione termica, ed alla scarsa capacità di termogenesi che rende necessaria l'acquisizione di calore dall'ambiente per evitare l'ipotermia.
Nelle Unità di Terapia Intensiva Neonatale generalmente si affida il compito di mantenere la temperatura del neonato nei range stabiliti alle termoculle. Con la KMC grazie al calore prodotto dal corpo della madre, la temperatura del piccolo resta in un range di normalità (tra i 36,5°Ced i 37°C). Quando la temperatura del neonato si modifica e scende sotto i 36°C la madre aumenta automaticamente la temperatura di 1°C per riscaldare il figlio, in questo modo la temperatura materna si correla a quella del neonato.

Lo studio effettuato in Svezia nel 2012, di cui si è già parlato in precedenza, ha preso in esame 26 neonati estremamente prematuri, con età gestazionale inferiore alle 25 settimane e peso compreso tra i 400 g ed i 1640 g.
I contatti skin-to-skin hanno avuto una durata media intorno ai 95 minuti (per un tempo minimo di 60 minuti ed un massimo di 180 minuti), e sono stati eseguiti per una durata media di 5 giorni di età post-natale.
Durante lo studio è stata valutata la temperatura corporea prima (in termoculla), durante, e dopo i contatti pelle-a-pelle con la madre.
I risultati di questa ricerca, riassunti nella figura 4, mostrano un calo della temperatura corporea nel neonato durante il primo minuto, ed un rialzo termico durante i 60 minuti successivi di contatto pelle-a-pelle. Dopo il trasferimento in termoculla la temperatura ha subito un lieve calo dovuto all'esposizione temporanea del neonato all'ambiente.
In conclusione, con questo studio si è confermato che la Kangaroo Mother Care, ed in particolare il contatto pelle a pelle tra madre e neonato, è una tecnica compatibile e sicura in neonati prematuri.
Lo Studio dimostra anche un buon controllo della temperatura a patto che il contatto sia di durata non inferiore ai 60 minuti, in modo da consentire alla temperatura del neonato di tornare alla normalità dopo il trasferimento dalla termoculla all'ambiente esterno.

Figura 4: Risultati dello studio effettuato Karlsson e Heinemann sul controllo della temperatura corporea dei neonati pretermine. Tskin: temperatura Corporea SSC: skin-to-skin care (contatto pelle a pelle).

Già Bergman nel 2004 stabilì che la KMC effettuata in modo continuo, 24 ore su 24, portava degli ottimi risultati in termini di controllo della temperatura nel prematuro. In questo studio randomizzato furono presi in esame 31 neonati con peso inferiore ai 1200 g. Di questi, 18 furono seguiti col metodo KMC, e gli altri 13 furono assegnati alle cure convenzionali in termoculla.
I risultati evidenziarono gli effetti positivi dello skin-to-skin nel controllo della temperatura, mentre nei prematuri posti in culla termica si verificarono 8 casi su 13 di temperatura inferiore alla norma.
Il contatto skin-to-skin dovrebbe iniziare il prima possibile, preferibilmente subito dopo la nascita, con un passaggio graduale dalle cure convenzionali in termoculla alla KMC continua, evitando sessioni inferiori ai 60 minuti, in quanto i cambiamenti frequenti risultano essere troppo stressanti per il bambino e lo sottopongono a maggior rischio di ipotermia.
Occorre discutere ed illustrare il metodo di cura KMC alle madri subito dopo la nascita del bambino, e proporla, non appena il piccolo sarà stabilizzato, come metodo di cura alternativo alle cure convenzionali.
Rivista Italiana on line "LA CARE" Volume 14, Numero 1, anno 2019
35
            « Indietro Pagina [35] di 51 Avanti »