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La Kangaroo Mother Care
In genere tutte le madri sono adatte alla KMC, a prescindere dall'età, istruzione, cultura e religione.
Devono però essere presi in considerazione alcuni fattori:
- buona volontà di partecipazione alla KMC;
- buona capacità fisica e mentale di gestione del neonato durante la KMC;
- disponibilità a portare indumenti adatti (vestiti larghi o che si aprono davanti) per praticare la KMC;
- buona salute generale e buona condizione psico-fisica della madre. In particolare assenza di: eruzioni cutanee potenzialmente contagiose; ipertermia; ipotermia; presenza di ferite che potrebbero entrare in contatto col neonato; epilessia; patologie psichiatriche non in trattamento.
- Igiene per la madre: sono di fondamentale importanza la doccia quotidiana ed il cambio quotidiano dei vestiti. Una pratica da non sottovalutare è quella dell’accuratolavaggio delle mani.
- supporto familiare: i membri della famiglia dovrebbero incoraggiare la madre e sostenerla durante la KMC, potrebbe essere necessaria lo loro cooperazione e supporto.

La fase di adattamento può avvenire per un periodo di tempo differente, dipende dalla capacità della madre di tenere il bambino e dalla risposta del neonato stesso al metodo di cura.
In base alle risposte che entrambi danno alla terapia, si decide di aumentare gradualmente la durata dei contatti pelle-a-pelle fino a stabilire un contatto continuo, 24 ore su 24.

Preparazione della madre:
dev'essere vestita in modo adeguato, con vestiti larghi o che aprono sulla parte frontale, in modo da consentire il facile spostamento del neonato. Devono essere garantite determinate norme igieniche, le unghie della madre dovranno essere corte e senza smalto, non deve portare collane e anelli; la cute dev'essere pulita, non deve contenere cosmetici o profumi.

Preparazione del neonato:
il piccolo paziente deve portare indosso solo il pannolino, il cappellino e i calzini, essenziali per evitare abbassamenti della temperatura corporea; bisogna far assumere al neonato la posizione flessa prima di muoverlo, stabilizzando testa-tronco-cingoli. Prima di spostarlo dalla culletta termica,il piccolo dovrà essere avvolto in un lenzuolo, per nondisperdere il calore ed in modo da offrire il massimo contenimento.

Posizionamento:
l'infermiere deve adagiare il piccolo tra i seni della madre in posizione verticale, petto contro petto, posizionando la testa del neonato in leggera estensione, le braccia e le gambe devono essere in flessione vicino al tronco, le mani verso il viso e la bocca. Per evitare la dispersione termica, è opportuno coprirlo con i vestiti della mamma e, se necessario, anche con una copertina. Le mani della madre devono sostenere il neonato a livello della testa, del cingolo scapolare e del podice. È importante aiutare la madre ad offrire un contenimento stabile e sicuro. Il capo del neonato deve essere posto lateralmente, in leggera iperestensione, posizione che consente di mantenere pervie le vie aeree. Si può mantenere fermo e stabile il neonato mediante l'ausilio di fasce, che permettono così alla madre di muoversi liberamente.

Come spostare il bambino dentro e fuori dalla fascia:
tenere il neonato con una mano dietro il collo e la schiena, sostenere leggermente la parte inferiore della mascella con il pollice e le altre dita, per evitare che la testa del bambino scivoli in basso e vengano ostruite le vie aeree, e porre l'altra mano sotto il bacino.

Assistenza durante la KMC:
il contatto pelle-a-pelle dev'essere interrotto solo per il cambio del pannolino, la cura del cordone ombelicale e la valutazione clinica secondo i protocolli del reparto.
Rivista Italiana on line "LA CARE" Volume 14, Numero 1, anno 2019
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