Home sito | Copertina | Indice |            « Indietro Pagina [7] di 51 Avanti »
La facilitazione del bonding:
l’assistenza infermieristica come arte in età neonatale

 

 

Figura 2: Bonding

ALTERAZIONE DELLO SVILUPPO DEL BONDING

Alcune volte il bonding, potrebbe svilupparsi o ritardare nello sviluppo. I motivi per i quali questo legame indissolubile madre-neonato (bonding) subiscono alterazioni possono essere svariati: depressione post partum, neonato prematuro.
Infatti, in caso di depressione post partum, la mamma non riconosce suo figlio (non è uguale a come lo aveva immaginato), non si sente in grado di prendersi cura del proprio bambino, poiché probabilmente non era voluto, per cui ha un rifiuto verso di lui.
Ciò però, non preclude che il bonding non si possa sviluppare successivamente, anzi è possibile grazie al Re-bonding.
È una metodica che aiuta a rinsaldare il legame tra mamme e bambino. La mamma si sdraia nel letto, al buio, a seno scoperto. Il papà con l’aiuto dell’infermiera pediatrica fa un bagnetto caldo al bimbo e lo porta alla mamma bagnato, avvolto in una coperta calda. La mamma tiene il bimbo sul seno, al buio, per tutto il tempo che entrambi desiderano. La pelle bagnata, il calore, il buio aiutano a ricreare l’esperienza della nascita e a rilasciare endorfine e ossitocina, gli ormoni dell’amore e dell’allattamento.
È necessario rispettare i tempi e la privacy durante questo processo, poiché mamma e bambino si dicono in silenzio parole che nessuno sente. Parole che si intrecciano ai loro cuori e li fanno battere dalla felicità.
Questa tecnica, di cui abbiamo parlato poc’anzi viene praticata anche nel caso di neonato prematuro.
Poiché alla nascita non è possibile favorire il bonding a causa delle condizioni cliniche del neonato, l’infermiera pediatrica nei giorni successivi al parto invita la mamma o il papà a:

• Rimanere per alcune ore vicino all’incubatrice
• Parlare al neonato a voce bassa
• Toccarlo dagli oblò laterali dell’incubatrice quando è possibile
• Guardare il piccolo negli occhi
• Osservare il lavoro degli infermieri e prendere il loro posto quando è possibile
• Marsupio terapia
• Sweet Touch

IL RUOLO DELL’INFERMIERE PEDIATRICO COME MEDIATORE DEL BONDING

L’infermiere pediatrico ha un ruolo di elevata importanza nello sviluppo del bonding. Il Profilo Professionale lo definisce anche: educatore sociale e sanitario, poiché non solo si occupa dell’assistenza infermieristica a partire dall’età neonatale, ma interagisce anche con la mamma/caregiver del bambino in un rapporto basato sulla capacità di ascoltare e trasmettere lei consigli utili per la crescita del suo bambino.

L’infermiere pediatrico svolge il suo ruolo a partire dalla sala parto che può essere diviso in step.

STEP 1:

il bambino nasce, l’infermiera pediatrica prende il bambino lo asciuga con teli sterili preriscaldati, in modo da stimolarlo, lo avvolge nel telino sterile anch’esso preriscaldato, lasciando esclusivamente il viso scoperto; dopodiché lo mette in wrapping per richiamare la posizione assunta in grembo. Viene poi posto sul petto materno, in una posizione che gli consenta di respirare adeguatamente e di essere periodicamente controllato nei minuti/ore seguente. Questa posizione, favorisce il contatto pelle a pelle in modo da poter dare inizio al bonding.
Rivista Italiana on line "LA CARE" Volume 14, Numero 1, anno 2019
7
            « Indietro Pagina [7] di 51 Avanti »