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Studi sul Bonding
Gli effetti a breve e a lungo termine di un bonding instaurato correttamente sono stati studiati da diversi gruppi di ricerca, i quali hanno misurato la qualità del rapporto madre-bambino nei primi mesi dopo la nascita e valutando, nell’età successiva, le caratteristiche comportamentali e relazionali di quelle coppie.

I primi studi sono stati fatti dal pediatra e neuropsichiatra Bowlby nel 1965, e dai coniugi Klaus -Kennel. “Uno degli esperimenti di Bowlby fu fatto con due modelli artificiali di mamma di scimpanze; uno calda di soffice pelo ma sprovvista di latte alle mammelle e l’altro, freddo di metallo ma con il latte. Il piccolo scimpanze introdotto nella stanza andò ad appendersi alla scimmia calda e pelosa e stava con lei fino a quando non moriva di fame; quindi si lanciava verso la scimmia provvista di latte, beveva velocemente per tornare rapidamente dalla “mamma calda”.
Il bambino preferisce quindi l'accoglienza al cibo. Questo dimostra che quando il legame si era già instaurato in gravidanza, il bonding alla nascita si crea più facilmente, altrimenti è più difficoltoso e necessita di tempo.

L'esistenza di un precoce, breve e utile periodo sensibile immediatamente dopo il parto, della durata di due o tre ore, era stato inizialmente studiato e autenticato da Klaus et Al in uno studio seminale pubblicato nel 1972.
“Nello studio, un piccolo campione di 24 donne svantaggiate era stato randomizzato a un gruppo di intervento - in cui le donne potevano tenere il proprio bambino nudo per un'ora nelle 3 ore immediatamente dopo il parto e per 5 ore al giorno nei tre giorni successivi - e un gruppo di controllo - in cui le donne avevano potuto soltanto vedere il proprio bambino alla nascita e lo avevano successivamente incontrato solo per l'allattamento, ogni 4 ore per 20-30 minuti.
A un mese dal parto, le donne appartenenti al gruppo di intervento avevano dimostrato comportamenti consolanti e carezzevoli e contatti occhi negli occhi significativamente più frequenti di quelli delle madri del gruppo di controllo.”
I risultati ottenuti portarono a ipotizzare l'esistenza di un periodo sensibile, immediatamente successivo alla nascita, in grado di determinare il legame di attaccamento madre figlio.

Altri ricercatori, invece, hanno osservato e messo in evidenza l'ambiguità e l’imprecisione della definizione di periodo sensibile mettendone addirittura in dubbio l'esistenza. “Lo scorrere di tutta la vita inizia con la reciproca interazione tra genitore e neonato”. (Bowbly).

Attaccamento e Bonding si riferiscono a due fenomeni in connessione reciproca responsabili della creazione del rapporto che si instaura tra il bambino e chi si prende cura di lui.
Il Bonding si manifesta nel periodo immediatamente successivo alla nascita, quando il bambino e i genitori hanno bisogno di conoscerci.
Bowlby ha studiato le caratteristiche del processo di bonding: un attaccamento sicuro dà una certa solidità e stabilità allo sviluppo del bambino, questo dimostra che il Bonding si basa sulla reciprocità del rapporto genitore/bambino.
Elemento determinante in questo legame è l’imprinting che è stato studiato da Konrad Lorenz.
Lorenz, fece un esperimento con le papere, che sgusciando dall’uovo videro lui come prima immagine alla nascita. Per le papere Lorenz rappresentava la madre, queste, infatti non solo lo seguivano ma dovette insegnar loro a volare.
Anche gli etologi Harlow e Timbergen dimostrarono che subito dopo la nascita c’è un periodo sensibile, molto breve, che non si ripeterà mai più, essenziale per la relazione d’attaccamento madre e figlio.
Rivista Italiana on line "LA CARE" Volume 15, Numero 2, anno 2019
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