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Il taglio del cordone ombelicale

b) Modalità di clampaggio del cordone ombelicale in relazione all’area geografica
In merito alla modalità di clampaggio del cordone ombelicale i risultati suggeriscono che:
- Tra le ostetriche che operano nelle sale parto delle aziende ospedaliere del Nord Italia: il 21,5 % effettua clampaggio precoce prima di 120", il 15,4 % effettua clampaggio tardivo dopo 120" e il 5,4% immediato da 0" a 20". Tra le ostetriche del Centro Italia: il 9,2 % effettua clampaggio precoce prima di 120", l’ 8,5 % effettua clampaggio tardivo dopo 120" e il 3,1 % immediato tra 0" e 20". Infine, tra le ostetriche del Sud Italia: il 25,4 % effettua clampaggio precoce prima di 120", il 7,7 % effettua clampaggio tardivo dopo 120" e il 3,8 % immediato tra 0" e 20".
- Prima del clampaggio, l’orologio, per poter monitorare i tempi del timing, dal 12,3 %, delle ostetriche del Nord, viene consultato spesso, dal 15,4 % sempre, dal 6,9 % raramente e dal 7,7 % mai. Dalle ostetriche del Centro, l’orologio viene consultato spesso per il 5,4 %, sempre per il 3,8 %, raramente per il 7,7 % e mai per il 3,8 %. Infine, dalle ostetriche del Sud, è consultato spesso per l’11,5 %, sempre per il 7,7 %, raramente per l’11,5 % e mai per il 6,2 %.
c) Conoscenza della tecnica milking
Riguardo la pratica di ‘cordon milking’ (spremitura del cordone ombelicale per un numero variabile di volte per almeno 20 cm al secondo, con direzione placenta-feto.) quale alternativa al DCC, emerge che:
 
- Il 90 % dei partecipanti allo studio conosce tale tecnica, mentre il 10 % non ne è a conoscenza.
- Della porzione del campione che ha dato risposta positiva, il 56,3 % afferma di aver visto applicare o aver praticato, nella sua esperienza lavorativa, la tecnica milking in alternativa al clampaggio ritardato, mentre il 43,7 %, seppur ne ha conoscenza teorica, non l’ha mai vista applicare praticamente.

d) Formazione ed informazione sul tema della donazione del sangue cordonale dei partecipanti coinvolti
In relazione alle informazioni ricevute riguardo la donazione è stato riscontrato che:
- Il 43,8 % del personale ostetrico afferma che tale pratica è stata oggetto di studi, mentre il 56,2 % afferma che tale pratica è stata osservata durante il corso di laurea triennale o magistrale in ostetricia.
- Il 42,3 % ha ricevuto informazioni circa la donazione attraverso ADE (attività didattiche elettive), il 16,9 % afferma di non aver mai ricevuto informazioni, il 10,8 % attraverso workshop, il 10 % attraverso corsi privati, l’1,5 % attraverso lezioni e tirocinio, mentre percentuali minori (0,8 %) dichiarano rispettivamente di aver ricevuto informazioni dall’azienda ospedaliera in cui prestano servizio, da internet, dall’associazione ADOCES e da corsi promossi dalle banche del sangue italiane.
- Alla domanda riguardo l’importanza della formazione del personale ostetrico riguardo il tema della donazione del sangue cordonale, il 93,8 % ha risposto che è molto importante per favorire un’informazione scientificamente validata sul tema, mentre il 6,2 % ha risposto che è poco importante.

e) Coinvolgimento delle donne, da parte del personale ostetrico, al processo donativo
In merito al coinvolgimento delle donne al processo donativo è emerso che:
- L’83,1 % dei partecipanti allo studio, si occupa di promozione ed informazione alle donne sulla tematica della donazione
Rivista Italiana on line "LA CARE" Volume 20, Numero 1, anno 2021
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