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Effetti dell’obesità sull’outcome di gravidanze singole
Le principali complicanze ostetriche a cui vanno incontro le donne con eccessivo aumento ponderale nel corso della gestazione sono: taglio cesareo, parto vaginale operativo, sanguinamento eccessivo al momento del parto, macrosomia fetale e distress feto-neonatale. E’ necessaria quindi la perdita di peso in gravidanza nelle pazienti obese, per ridurre il rischio di outcomes avversi come il rischio di preeclampsia e di taglio cesareo non elettivo nelle donne obese.

Tabella 1: Raccomandazioni per l’aumento ponderale in gravidanza sulla base del BMI pregravidico – IOM


La gravidanza e l’obesità presentano importanti modificazioni fisiopatologiche.

Modificazioni cardiovascolari

Le modificazioni cardiovascolari ed emodinamiche determinate dall’obesità sono conseguenza dell’adattamento alle aumentate richieste metaboliche e al deposito di adipe sul miocardio che determina ripercussioni sulla performance cardiaca.
I fattori responsabili della patologia cardiovascolare sono: l’aumento del volume ematico, l’aumento della frequenza cardiaca, l’aumento della gittata cardiaca che provoca lo stress della parete ventricolare sinistra con conseguente dilatazione ventricolare che determina l’ipertrofia cardiaca, l’aumento del consumo di O2, l’ipertensione arteriosa sistemica, l’ipertensione polmonare.
La gravidanza stessa è associata ad un ampio spettro di modificazioni cardiovascolari caratterizzate da un aumento della richiesta di ossigeno. Pertanto, nella paziente obesa, il sistema cardiovascolare è sottoposto ad un ulteriore stress dalla condizione gravidica. La gravità delle modificazioni patologiche dell’apparato cardiovascolare dipende sia dalla severità che dalla durata dell’obesità.

Modificazioni respiratorie

Il tessuto adiposo è metabolicamente attivo. Il consumo di ossigeno e la produzione di CO2 aumentano con l’aumentare del peso a causa delle maggiori richieste metaboliche poichè una maggiore quantità di energia viene utilizzata per muovere l’aumentata massa corporea, mentre il lavoro dei muscoli respiratori è insufficiente.
L’apparato respiratorio, in caso di obesità, risulta pertanto affetto da un’insufficienza di tipo restrittivo (ipossiemia, ipertensione polmonare, insufficienza cardiaca destra).
Anche in gravidanza tutti gli aspetti dell’ossigenazione e della ventilazione subiscono modificazioni fisiologiche. Infatti le modificazioni fisiche, meccaniche e ormonali determinate dalla gravidanza influenzano il sistema respiratorio e possono combinarsi con quelle determinate dall’obesità.

Fortunatamente, non tutte le modificazioni determinate dalla gravidanza hanno ripercussioni negative.
Vi può essere un miglioramento della funzione respiratoria nella paziente obesa che rimane incinta: le modificazioni ormonali, mediante l’effetto rilassante del progesterone sulla muscolatura liscia, determinano una diminuzione delle resistenze delle vie aeree, migliorando gli effetti negativi dell’obesità.
Rivista Italiana on line "LA CARE" Volume 21, Numero 2, anno 2021
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