Home sito | Copertina | Indice |            « Indietro Pagina [22] di 38 Avanti »
Prematurità e attaccamento: proposta di una scheda di osservazione

Figura 1: Scheda di osservazione dell’Interazione del Neonato prematuro con il Caregiver

La struttura della SINC è caratterizzata da tre sezioni.
Nella prima è richiesto di riportare i dati anagrafici del bambino (nome, settimana gestazionale-S.G. ed età reale) e le date in cui si effettuano le osservazioni.
La sezione centrale è invece costituita dagli item da valutare e da una scala di punteggio (da 1 a 5). Per ciascun item è prevista la spiegazione dei punteggi corrispondenti a ciascun punteggio attribuibile.
Gli item sono suddivisi per aree: cinque di queste ripercorrono le categorie analogiche psicomotorie proprie della comunicazione non verbale (assetto tonico posturale, sguardo, voce, tempo, movimento; Berti, Comunello e Nicolodi, 1988).
L’area conclusiva include invece tutti gli aspetti relativi alla relazione neonato-caregiver non iscrivibili negli ambiti precedenti (coccolabilità e consolabilità del neonato, modalità di consolazione del neonato da parte del caregiver, riconoscimento dello stato comportamentale del neonato da parte della figura di accudimento e coinvolgimento del caregiver nella care del neonato).
La sezione conclusiva della scheda, considerata l’importanza dell’osservazione qualitativa e l’impossibilità di descrivere la complessità della relazione di un neonato con la propria figura di accudimento esclusivamente attraverso item rigidamente stabiliti, è dedicata all’annotazione di eventuali osservazioni aggiuntive.

L’impiego clinico della SINC si è collocato all’interno di un progetto più ampio e articolato, in cui l’utilizzo di tale strumento era previsto ad inizio e conclusione del progetto. Fra questi due momenti è stato sviluppato l’intervento terapeutico di promozione della creazione di un legame di attaccamento sicuro tra il neonato e la figura di accudimento. Durante gli incontri dedicati all’intervento, in modi e tempi differenti in funzione dei bisogni di ciascuna diade, sono state proposte alcune delle tecniche studiate in letteratura, quali: lo speaking for the baby (Carter et al., 1991), il contatto vocale precoce e il “baby talk” (Filippa et al., 2021; Parlato-Oliveira et al., 2021), l’holding in incubatrice (Neu et al., 2014), il tocco dolce (Leni, 2011) e il contatto pelle a pelle (Kristoffersen et al., 2016). L’elemento trasversale all’intero progetto e caratterizzante quest’ultimo con tutte le diadi è stata la relazione, non solo tra neonato e caregiver, ma anche con la terapista.
Rivista Italiana on line "LA CARE" Volume 24, Numero 2, anno 2022
22
            « Indietro Pagina [22] di 38 Avanti »