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La Kangaroo care:
Per eseguire l’EEG è stato usato un cappello di Lycra con sistema internazionale 10-20 durante una fase di attività di 5 minuti a 3 mesi d’età, analizzando asimmetria, potenza e coerenza interemisferica. L’ossitocina è stata dosata sulle urine della madre e del bambino nella fase prenatale e a 3 mesi d’età per 4 giorni consecutivi, mentre la concentrazione di cortisolo è stata misurata a livello salivare in 3 momenti differenti durante l’intera durata dello studio. Nella fase di analisi dei dati il gruppo KC è stato suddiviso in ulteriori 2 gruppi in base alla compliance verso le indicazioni fornite. Il primo gruppo era costituito dalle diadi che hanno perfettamente seguito le indicazioni (1h di contatto pelle a pelle per 6 settimane); il secondo gruppo ha eseguito le sessioni per un tempo inferiore a 1 h; il terzo gruppo era di controllo. Nell’analisi dei dati riguardanti l’attività degli emisferi cerebrali registrata dall’EEG, è stata fatta un’ulteriore suddivisione in base alle aree cerebrali attivate. Nel gruppo KMC i neonati hanno mostrato asimmetria frontale sinistra all’EEG; effetti significativi in termini di coerenza per l’emisfero sinistro piuttosto che il destro. A 3 mesi di stanza dal parto il gruppo KMC ha mostrato livelli di ossitocina maggiori rispetto al gruppo di controllo e livelli di cortisolo salivare minori.
Studi recenti dimostrano che c’è una correlazione tra lo sviluppo dell’emisfero sinistro e i maggiori comportamenti di cura materni e di conseguenza migliore legame. In particolare, l'attivazione dell’area frontale dell’emisfero sinistro è stata associata a una maggiore neuro-maturazione e maggiore motivazione all'approccio ed emozioni positive (Hardin JS, 2020). In base ai risultati di questo studio si può notare come anche a livello oggettivo, documentato con la registrazione dell’EEG, la KC provoca attivazione di aree cerebrali coinvolte nel suscitare comportamenti relazionali ed emozioni indispensabili alla base del legame genitore-figlio.
Se a questo si associa la maggior quantità di ossitocina dosata nelle diadi KMC e la minore concentrazione di cortisolo salivare, si può dedurre come quelle madri siano maggiormente coinvolte nella cura del bambino, provino sentimenti positivi verso il proprio figlio e mostrino maggiore interazione, con livelli di stress ridotti.

La descrizione dei risultati da riferire al terzo quesito di ricerca (La KC può rappresentare un valido e semplice metodo per diminuire il rischio dei disturbi del legame?) si rifà al case report pubblicato nel 2019 da Youji Takubo et al.
La donna protagonista di questo caso ha 37 anni ed è stata ricoverata presso il dipartimento di psichiatria con diagnosi di depressione post partum e idee suicidarie. Mostra una anamnesi muta per disturbi psichiatrici, ambiente familiare apparentemente non caratterizzato da alcun fattore di rischio.
Caratterialmente, viene descritta come una persona onesta, diligente e con un grande senso di responsabilità.
A 34 anni incontra l’uomo che diventerà il suo futuro marito, il quale non ha desiderio di avere figli. Quando, però, rimane incinta si ritrova ad affrontare la quotidianità da sola, in quanto il marito è sempre impegnato con il lavoro. Sente sempre una crescente frustrazione che la porta a trasferirsi dai genitori. In gravidanza contrae un’infezione che la costringe ad un parto operativo con forcipe. Alla nascita il figlio viene allontanato da lei per essere sottoposto ai trattamenti mirati per l’infezione. Trattata l’infezione, la gestione del figlio diventa insostenibile e lei inizia a provare sentimenti di umore depresso, paura incontrollata e insonnia. Questi sintomi peggiorano durante il primo mese dalla nascita. Il marito non le fornisce il giusto supporto e lei continua a sentire un forte senso di inadeguatezza, scarsa concentrazione, indecisione e ridotta energia che man mano la spingono a smettere di prendersi cura di sé stessa e del bambino.
Rivista Italiana on line "LA CARE" Volume 25, Numero 3, anno 2022
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