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Prendersi cura della cicatrice da cesareo

La cicatrice "dentro"

Molte donne dopo cesareo provano disagio per un segno fisico e, spesso, anche psicologico con cui devono imparare a convivere.
Può accadere, sopratutto alle donne che hanno vissuto la gravidanza con aspettative elevate nei confronti del parto naturale e poi sono state costrette loro malgrado a far ricorso al bisturi, che vivano l’accaduto come una sconfitta, una manifestazione d’incapacità.
È giusto spiegare alle future mamme i benefici della nascita fisiologica per loro e per il bimbo. Ma non bisogna demonizzare il cesareo. Negli incontri per l’accompagnamento al parto bisogna prepararle a questa eventualità, che non può essere esclusa. Quando è necessario, il cesareo è un intervento salvavita, non certo un fallimento.

Qualche anno fa sono dilagati in rete i ritratti fotografici di mamme che mostravano orgogliose il “sorriso sulla pancia”. Il ricordo del loro parto cesareo che avevano affrontato per dare alla luce i propri bambini. L’iniziativa delle “foto di pancia” mirava ad abbattere il muro di disagio con un chiaro messaggio: non siamo meno mamme per aver fatto ricorso al bisturi. Il segno che portiamo è una testimonianza della nostra esperienza, non dobbiamo provare vergogna e nasconderla.

La cicatrice "fuori"

Allo scopo di minimizzare il danno estetico oggi si adottano procedure nuove non più invasive. Nel parto cesareo, si tende a praticare un’incisione piccola, di pochi centimetri, parallela alla losanga dei peli pubici e bassa. In modo che possa essere nascosta facilmente dalla ricrescita dei peli, dalla biancheria o dagli slip del bikini.
In rari casi di estrema urgenza è necessario praticare una incisione longitudinale, dall’ombelico al pube, che avrà un impatto ben diverso. La ferita longitudinale cicatrizza più lentamente perché è più estesa e perché attraversa uno spessore maggiore di tessuto adiposo. Nel processo di guarigione c’è un rischio più elevato di infezioni e di ematomi.

Un altro fattore che incide sull’aspetto della cicatrice del cesareo è la sutura. Di solito si impiegano punti riassorbibili, che non devono essere rimossi in un secondo tempo. Se l’incisione è longitudinale, talvolta è necessario fare ricorso alle graffette di metallo, che naturalmente devono poi essere rimosse e che lasciano il segno.

L’esito estetico della cicatrice del cesareo non dipende soltanto da dimensioni e posizione della ferita, ma anche dalle caratteristiche della pelle. L’addome è una regione dove normalmente non si sviluppano cheloidi, cioè formazioni di tessuto fibrotico che possono crescere ai margini di una lesione, ma ci sono persone che hanno una predisposizione individuale in questo senso.

Il rientro a casa

Occuparsi di neonati e di bambini non è un lavoro per una persona singola. Se il lavoro deve essere fatto bene e se si vuole che la persona che primariamente si occupa del bambino non sia troppo esausta, chi fornisce le cure deve a sua volta ricevere molta assistenza.
Rivista Italiana on line "LA CARE" Volume 26, Numero 1, anno 2023
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