Introduzione di alimenti complementari e allergenici nella alimentazione dei bambini
Oggi, dunque, il consiglio è quello di inserire da subito tutti gli alimenti, inclusi uovo, pesce e tutte le verdure.
Inoltre l'allattamento al seno, oltre ai molti vantaggi, in particolare aumenta la capacità del bambino di tollerare i diversi alimenti e riduce quindi la probabilità che compaiano allergie, quindi può tranquillamente proseguire a richiesta fin quando la mamma e il bambino saranno d'accordo a continuarlo.
Alimentazione complementare
L'alimentazione complementare è influenzata anche da una gamma di fattori socioeconomici e culturali, quindi è improbabile che una "taglia unica vada bene per tutti".
Quindi in questa fase di transizione, il pediatra, dovrebbe, tenendo conto delle indicazioni, trovare soluzioni personalizzate in base alla conoscenza del neonato e dell'ambiente familiare.
Per potersi nutrire di cibi solidi, il bambino deve aver maturato adeguate capacità neuromotorie, deve stare ben seduto sul seggiolone con la testa dritta che non ciondola e deve saper afferrare un pezzo di alimento con le mani,
e che sappia deglutire l’alimento. Il bambino sputa se non è pronto, perché semplicemente non ha ancora maturato le capacità motorie indispensabili a mangiare e ha ancora molto forte il riflesso di estrusione (ossia tirare fuori la lingua per ciucciare).
Queste competenze si definiscono fra i 5 e i 9 mesi, quindi la maggior parte dei bambini intorno ai 6 è in grado di cominciare le prime esperienze con i cibi solidi. Tutte queste condizioni si verificano in momenti diversi a seconda dei bambini ed è l’attenzione di chi si prende cura dei piccoli che consente di individuare il momento giusto.
Svezzamento o autosvezzamento?
Lo svezzamento tradizionale prevede delle regole base per cui si inizia con le pappe e si segue un calendario ben preciso nell’introduzione degli alimenti.
Fino a pochi anni fa si consigliava di introdurre gradualmente i cibi, iniziando con pochi cibi quali ad esempio mela, patata, carota e zucchina, in forma di passato o brodino.
Questo tipo di svezzamento è sempre più messo in discussione dalla comunità scientifica pediatrica.
Al suo posto si sta infatti affermando una nuova tendenza che punta a iniziare
lo svezzamento seguendo i tempi del bambino e introducendolo da subito ai cibi
che si mangiano in famiglia, purché sani ed equilibrati.
I nuovi pericoli
Oggi come oggi, dobbiamo probabilmente dare molta più attenzione anche alla qualità del cibo che introduciamo con l'alimentazione complementare.
Oltre ai contaminati naturali, che possono essere presenti nel cibo, si aggiungono altri contaminanti derivanti dalle pratiche ai allevamento, coltivazione e confezionamento.
I contaminanti possono essere distinti in:
- contaminanti naturali: batteri, virus, micotossine e nitrati
- contaminanti da trattamenti: ormoni, antibiotici, pesticidi e additivi
- contaminanti ambientali: metalli, PCB e radionuclidi
- contaminanti da materiali di confezionamento
Rivista Italiana on line "LA CARE" Volume 26, Numero 1, anno 2023
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