Conferme dal mondo scientifico
Riorganizzazione delle TIN
Se i vantaggi della KMC ormai sono noti a tutti risulta ancora difficile la sua applicazione.
Uno dei punti fondamentali è aprire il reparto H24, ma ciò porta ad un grande cambiamento che necessita un processo e un lavoro di gruppo dove ogni soggetto (operatori e genitori) devono essere preparati e coinvolti per raggiungere l’obiettivo comune.
Anche con qualche difficoltà iniziale, alla fine il personale insieme con i genitori raggiungono grandi soddisfazioni.
Nel termine, con il coinvolgimento dei genitori nell’assistenza, si ottengono notevoli vantaggi per la salute psichica e fisica del bambino prematuro.
I genitori devono essere coinvolti nelle varie decisioni relative all’assistenza del loro bambino e devono essere visti come una risorsa.
Con la presenza permanente del genitore viene ridotto lo stress del bambino prematuro (nelle procedure dolorose ecc.) e viene metabolizzata la nascita prematura, ricreato il legame che è stato perso.
Una delle attività svolte da AICIP sono stati proprio i progetti formativi svolti presso alcune strutture (come ad esempio: il Policlinico Agostino Gemelli di Roma
e l'Azienda Ospedaliera S. Giuseppe Moscati di Avellino) i cui obiettivi erano di fornire metodi e strumenti,
oltre all'individuazione delle risorse necessarie per praticare l'apertura H24
della TIN ai genitori, e la creazione di un gruppo pilota per l'elaborazione di protocolli interni.
La maschera laringea
In un nostro precedente articolo, pubblicato su questa rivista, abbiamo trattato dell'utilizzo della LMA e dei suoi vantaggi
sottolineando che la maggior parte degli studi avevano arruolato neonati con peso superiore ai 1500 gr e con più di 34 settimane di età gestazionale. Perciò non c'erano molte evidenze per sostenere l’uso della maschera laringea nei prematuri.
Un recentissimo studio del 2023, pubblicato su Pediatrics, ha confrontato la terapia con surfattante tramite maschera laringea rispetto alla somministrazione tramite ETT proprio nei neonati nati pretermine.
Si tratta di uno studio controllato randomizzato che includeva bambini nati tra la 27a e la 36a settimana di gestazione, >800 g,
con diagnosi di RDS e ricezione di una frazione di ossigeno inspirato 0,30-0,60 tramite supporto respiratorio non invasivo.
I pazienti sono stati randomizzati, 51 a LMA e 42 al gruppo ETT. Entrambi i gruppi avevano caratteristiche basali simili,
con pesi alla nascita che vanno da 810 a 3560 g. Il tasso di fallimento è stato del 29% nel gruppo ETT e del 20% nel gruppo
Gruppo LMA (P = .311).
La terapia con surfattante tramite LMA non è stata inferiore alla somministrazione tramite ETT e diminuiva i fallimenti precoci,
evitando gli effetti avversi della premedicazione, della laringoscopia e dell'intubazione.
Nello studio si conclude, quindi, affermando che la
LMA è uno strumento valido anche per i prematuri.
Rivista Italiana on line "LA CARE" Volume 26, Numero 1, anno 2023
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