Dispareunia, secchezza vaginale e incontinenza sono tra i disturbi che una donna può riferire durante o subito dopo un rapporto sessuale.

• L’esame obiettivo: la valutazione iniziale coinvolge l’ispezione generale della donna.
Dopodiché si passa alla valutazione del piano pelvico e in particolare saranno valutati:
i riflessi (anale, clitorido-anale ed addominoperineale);
poi verrà effettuata la valutazione funzionale del pavimento pelvico anteriore, centrale e posteriore; in seguito si valuterà la statica pelvica secondo il metodo di Half Way Sistem in decubito supino e ortostatico stress test e PC test ( test dei muscoli pubo-coccigei), che è lo studio del bilancio muscolare perineale.

Esso consiste nell’introdurre due dita in vagina appoggiate a piatto nei 3 cm distali della parete vaginale posteriore.
Si chiede alla donna di contrarre i muscoli dell’ano come "quando deve trattenere uno stimolo imperioso minzionale o defecatorio" senza utilizzare i muscoli della parte addominale o i muscoli glutei o delle cosce. Infine l’ostetrica valuterà la postura e i pattern respiratori.

L’esame posturale consente di evidenziare modifiche nell’atteggiamento che potrebbero interferire con un buon adattamento della gravidanza e del parto.

L’esame posturale comprende l’analisi del passo, la valutazione della postura e i test funzionali.

L’esame è eseguito con la donna in posizione eretta, con i piedi paralleli distanziati tra loro della misura corrispondente alla larghezza delle spalle, braccia disposte lungo il corpo e testa dritta con sguardo verso l’orizzonte.