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Il Nido Psichico Rappresentazionale. Spazio e Tempo della Genitorialità.
La rappresentazione, in tal senso, precede l'azione nel mondo e la rende possibile, attraverso una spinta organizzatrice vitale.
Freud (1915) delinea la rappresentazione come investimento della traccia mnestica dell'oggetto e la pone accanto all'affetto quale elemento costitutivo della vita psichica.
Sandler & Rosenblatt (1962), nel definire la rappresentazione, parlano sia di una struttura nell'ambito non-esperienziale, inquadrandola come un'organizzazione basata su impressioni molteplici, sia di contenuti nell'ambito esperienziale, facendo riferimento ad immagini e ad altri fenomeni soggettivi, compresi i sentimenti (Sandler, 1991).

Due tipi specifici di rappresentazione, mentale e scenica (Frateschi, 1988-1989, 2012, 2021), vengono analizzate, elaborate ed interpretate dall'autore all'interno del metodo dell'analisi e dell'interpretazione della percezione della scena. Nello specifico, la rappresentazione mentale costituisce schema, conoscenza, immagine di Sé e ogni Ruolo agito nel mondo; la rappresentazione scenica costruisce configurazione dei fenomeni e degli eventi, della rappresentazione di sé, delle relazioni soggetto-oggetto, degli affetti, delle sensazioni e delle emozioni. Poter esplorare gli aspetti affettivi, emotivi, sentimentali e relazionali che caratterizzano le rappresentazioni offre ai genitori l'opportunità di cogliere il significato essenziale custodito nel proprio mondo interno, ricordando come «un significato essenziale derivi sempre da un modo proprio del soggetto» e che «ogni rappresentazione e azione, immagine e realtà ha origine da un modo proprio» (Frateschi, 2012).

Da qui nasce il progetto ad orientamento psicodinamico psicoevoluzionista "Il Nido Psichico Rappresentazionale. Spazio e Tempo della genitorialità".
La prima parte del titolo fa riferimento al costrutto ampiamente illustrato in questo paragrafo; nella seconda parte, sono inseriti due termini specifici, quelli di Spazio Tempo: due dei "Cinque Principi Psicologici Categoriali" (Frateschi, 1988- 2012) su cui si fonda La Percezione del Campo di Forza Soggettivo della Psicologia Psicodinamica Psicoevoluzionista e che completano così la prima parte del titolo del progetto, la quale fa riferimento ai principi Essere Significato Modo.

Entrando nello specifico, «La psicoevoluzione studia la struttura, l'organizzazione e la funzione dell'Essere Spazio Tempo (...). L'Essere è composto da uno Spazio proprio e un Tempo proprio. Perciò, il campo di forza soggettivo ha spazi e tempi propri che organizzano e fanno funzionare le forze, tra legami e conflitti, vita e morte di ogni cellula» (Frateschi, 2012).
Come spiega l'autore, il mondo interno dell'uomo è un Campo di Forza Soggettivo, mentre il mondo esterno è un Campo di Forze Naturali. All'interno di quest'ultimo, abbiamo esseri umani, ognuno dei quali è Campo di Forze Soggettivo. La Configurazione teorica e metodologica della Psicologia Psicodinamica Psicoevoluzionista permette di approfondire la Percezione dei Campi di Forza, che si fonda su "Cinque Principi Psicologici Categoriali": Essere Spazio Tempo Significato Modo. «L'essere è "spazio-tempo-significato-modo" nel proprio campo, nel mondo interno, ed è simultaneamente presente nel mondo esterno come "essere-spazio-tempo-significato-modo"» (Frateschi, 2012).
L'idea è, quindi, quella di permettere alle mamme e ai papà di esplorare il proprio Essere genitori, nello spazio interno ed esterno e nel tempo soggettivo vissuto comprendendo il perché e il come determinati eventi si manifestino. Tutto ciò tenendo sempre presente come un «significato derivi sempre da un modo proprio del soggetto», come ci ricorda l'autore, poiché «ogni rappresentazione e azione, immagine e realtà ha origine da un modo proprio» (Frateschi M., 2012).
Rivista Italiana on line "LA CARE" Volume 28, Numero 1, anno 2024
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