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Il Nido Psichico Rappresentazionale. Spazio e Tempo della Genitorialità.
Essa è determinata dalla prima forza vettoriale di matrice psichica, ovvero la Motivazione Intrinseca Strutturale, la quale attiva a livello inconscio pulsioni, bisogni, percezioni, emozioni come figure dinamicamente agenti nel campo.
La Motivazione Intrinseca Strutturale deriva dalla necessità di slancio vitale verso l'Indipendenza e si contrappone alla seconda forza vettoriale di matrice psichica, il Condizionamento Arcaico-C.A. (Frateschi, 1997, 2012, 2021), che deriva, a sua volta, dalla necessità del ritorno ad uno stato di dipendenza.
La necessità di dipendenza e quella di indipendenza sono costantemente presenti nella vita dell'essere umano: nella fase fetale troviamo al massimo livello la necessità di dipendenza e al minimo livello quello di indipendenza; man mano che l'individuo proseguirà le varie fasi di sviluppo entrambi i livelli si adegueranno alla condizione in essere. Ad esempio, nei primi mesi di vita, il neonato manifesterà un bisogno di dipendenza assoluta dall'adulto di riferimento, ricercando costantemente le stesse caratteristiche della vita nel ventre materno.
Ritorniamo, quindi, alla riflessione precedente relativa alla memoria fetale. Il Condizionamento Arcaico costruisce i primi echi sensoriali, percettivi ed emotivi: immerso nel liquido amniotico il feto riceverà input dal mondo esterno tramite la placenta che fungerà da cassa di risonanza; «questi segnali grezzi, prima caotici, vanno a depositarsi sul primo sfondo evocativo di memoria dell'essere» (Frateschi, 2012). L'essere umano conserva il ricordo remoto degli eventi significativi avvenuti durante la sua vita prenatale, nel corso della quale, in relazione a ciò che accade nell'ambiente intrauterino, sarebbe in grado di sperimentare specifici stati emotivi (Chamberlain, 1998).
Il bambino, una volta nato, ricercherà contatto, calore, protezione, contenimento, soddisfacimento immediato dei bisogni; in altre parole, ricercherà le medesime condizioni che hanno caratterizzato la propria esperienza intrauterina durante i nove mesi di gravidanza.
Le prime esperienze fetali sono, infatti, come già accennato, caratterizzate da una ritmicità dei suoni che determina una continuità rassicurante. Il piccolo è immerso nel liquido amniotico e il suo sviluppo avviene mentre si susseguono eventi multipli simultanei sia nel suo mondo interno sia nel mondo che lo circonda: lui respira, ascolta, sente mentre la sua mamma respira, ascolta, sente. Relativamente a questo, potremmo guardare alla gravidanza come alla storia di due corpi immersi assieme in una configurazione di eventi multipli simultanei e in successione, in continua e reciproca comunicazione, influenza e interdipendenza; la storia di un corpo contenente visibile, il Campo Organismo Madre, che accoglie in sé un corpo contenuto invisibile, il Campo Organismo Feto.

L'interconnessione tra Campo Organismo Feto e Campo Organismo Madre è essa stessa condizione necessaria affinché la vita possa fiorire. Dopo la nascita, la capacità di adattamento del neonato all'ambiente extrauterino, assai diverso da quello conosciuto, sarà facilitata dalla presenza della Motivazione Intrinseca Strutturale, la quale permetterà al neonato «un primo slancio vitale di indipendenza nel mondo esterno» (Frateschi, 2012).
Come affermato da Freud (1925), «Tra la vita intrauterina e la prima infanzia vi è molta più continuità di quel che non ci lasci credere l’impressionante cesura dell’atto della nascita».
A tal riguardo, risulta particolarmente interessante la considerazione di Righetti (2007):

Vita fetale, vita post partum, vita adulta, sono da considerarsi in un'unica gestalt dell'esperienza di ogni individuo: l'esperienza, la vita psichica sono costituite da pezzi di cose che avvengono e che hanno il loro divenire a partire dall'esperienza fetale. Questi pezzi sono gestalt dell'esperienza, sono oggetti, sono mattoni che uno sopra l'altro costituiscono la casa dell'esperienza

La continuità tra vita intrauterina e vita post-nascita si manifesta nella relazione stessa tra Campo Organismo Madre e Campo Organismo Neonato.
Rivista Italiana on line "LA CARE" Volume 28, Numero 1, anno 2024
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