Il Nido Psichico Rappresentazionale. Spazio e Tempo della Genitorialità.
La presenza di un doppio sistema difensivo ci permette di avere una risposta adattiva sia in
presenza di Virus di entità biologica che psicologica; in altre parole, ci offre la possibilità di
proteggerci da condizioni ambientali avverse. Il feto è immerso in un ambiente con il quale comunica
continuamente: vi è un reciproco scambio il quale determina, di conseguenza, una reciproca influenza.
Le condizioni del contesto materno possono apportare, come già detto, modificazioni sul piano
fisiologico, metabolico e strutturale anche in relazione alla risposta difensiva psicologica. «La
struttura, l'organizzazione e la funzione del Sistema Strategico Psicoevolutivo Difensivo sono già
presenti nel Campo Organismo Fetale, che è ospite del Campo Organismo Madre (...). Nella specie
umana, dunque, il corredo psico-bio-fisiologico genetico è una totalità dinamica organizzata e attiva
fin dalla vita intrauterina» (Frateschi, 2012). Partendo da queste osservazioni, possiamo intendere le
risposte del Campo Organismo Feto agli stimoli provenienti dall'ambiente intrauterino in un'ottica
adattiva. L'ambiente uterino avverso potrebbe portare vantaggi, determinando dei cambiamenti nel
feto che permettono al bambino di sopravvivere in un ambiente extrauterino altrettanto avverso
(Gluckman & Hanson, 2004). Gli stessi autori evidenziano nel 2006 come possa, tuttavia, realizzarsi
una discrepanza secondo la quale questa programmazione, non rispondendo ai requisiti dell'ambiente
post-nascita, potrebbe esporre il bambino ad evoluzioni patologiche. Da una parte possiamo, quindi,
considerare lo stress prenatale come un fattore che predispone il bambino ad adattarsi prima e meglio,
dopo la nascita, ai fattori esterni ma, d'altro canto, possiamo notare come in altre situazioni possa
esporre il piccolo a difficoltà evidenti. Potremmo così ipotizzare come il Sistema Strategico
Psicoevolutivo Difensivo, già in epoca fetale, risponda agli stimoli e determini delle modalità
difensive specifiche, proprie del soggetto. Risulta importante aggiungere come lo stress prenatale non
determini conseguenze avverse irreversibili.
L'esperienza del parto e le modalità di accudimento del
neonato da parte delle figure di attaccamento possono modellare l'esito delle esperienze prenatali
complesse. Ad esempio, in "Psicologia Clinica Perinatale. Dalla teoria alla pratica" (Quatraro &
Grussu, 2018) viene citato un interessante studio che ha evidenziato come le carezze e gli abbracci
materni modulino l'associazione tra reattività psicologica ed emotiva del bambino a sette mesi e
depressione prenatale (Sharp et al., 2012). Gli effetti avversi di una depressione durante il periodo
gravidico possono non presentarsi se il neonato viene accudito in modo adeguato: cure sensibili,
coerenti, continuative possono abbassare enormemente i rischi per la salute del bambino a seguito
della presenza di ansia, depressione o stress materni durante i nove mesi di gravidanza.
CONCLUSIONI
I dati a nostra disposizione dimostrano la grande importanza che gli aspetti relazionali possiedono
rispetto all'evoluzione dell'essere umano. In base a quanto espresso, la disfunzionalità relazionale
potrebbe compromettere l'armonica evoluzione del Campo Organismo; ma è bene tenere a mente
come la relazionalità stessa, corredata di consapevolezza, possieda un forte potere riparativo,
permettendo così una ripresa adeguata dell'evoluzione dell'individuo.
Ciò fa riflettere sull'importanza e
sull'urgenza di consegnare ai genitori e agli operatori che costellano il periodo perinatale strumenti che
possano incrementare le loro risorse già esistenti. In tal senso, costruire un progetto dedicato al
periodo perinatale ad orientamento psicodinamico psicoevoluzionista significa indossare lenti nuove
attraverso cui poter osservare fenomeni ed eventi, ponendo l'attenzione su aspetti subclinici e clinici,
permettendo la loro intercettazione e consentendo il loro inserimento in un programma di intervento
preventivo.
Rivista Italiana on line "LA CARE" Volume 28, Numero 1, anno 2024
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