Water importance and human health
A. Giustardi, A. Semjonova, C. Verola
La severità della gastroenterite è legata all’etiologia e il rotavirus è l’agente infettivo più grave e la sua presenza è spesso associata a disidratazione (EFSA, 2015). Le linee guida supportano, come trattamento di prima scelta Indipendentemente dall'agente eziologico, l'utilizzo tempestivo di soluzioni orali reidratanti con bassa osmolarità ( Romano, 2009). Diverse prove scientifiche mostrano che sono da preferire le soluzioni reidratanti con osmolarità 200-250 mOsm/L, concentrazioni di sodio di 60 mmol/L e concentrazioni di glucosio tra 74-111 mmol/L , perché associate a minore fallimento della reidratazione e ad una riduzione della quantità di diarrea e vomito ( Guarino, Albano, 2009). E’ consigliabile utilizzare gli integratori alimentari destinati a fini medici speciali studiati per ripristinare le conseguenze delle perdite idro- elettrolitiche e contenendo sali minerali, glucosio e zinco. La terapia con soluzioni orali reidratanti, potrebbe avere delle complicanze legate alla difficoltà che ha il bambino nell'assumere una soluzione con un sapore sgradevole. Perciò sono da preferire preferire soluzioni orali reidratanti con un gusto neutro e perfettamente bilanciate secondo le Linee guida. È opportuno che la somministrazione di ORS sia iniziata a domicilio, all’esordio della sintomatologia, prima ancora di aver consultato il medico, assumendo almeno mezzo litro di tali soluzioni per ogni 10 Kg di peso corporeo nelle prime 4-6 ore. Si prosegue con circa 5-10 ml ogni 5 minuti nelle prime ore per evitare di un carico eccessivo che potrebbe favorire il vomito. È preferibile evitare di raccomandare ORS di preparazione domestica. Somministrare finche il bambino non sia più attivo e non abbia le urine più trasparenti. L'allattamento al seno deve continuare anche durante la fase di reidratazione. L’alimentazione normale dovrebbe essere continuata, includendo il latte ma escludendo le bevande gassate, bevande contenenti caffeina e succhi di frutta.
La terapia reidratante deve garantire
3 esigenze fondamentali:
- correggere la disidratazione (rimpiazzo delle perdite pregresse)
- coprire le perdite fisiologiche (mantenimento)
- prevenire la disidratazione subentrante (rimpiazzo delle perdite subentranti)
La terapia reidratante con le soluzioni reidratanti:
- Può essere utilizzata in bambini di tutte le età; nei casi di acidosi; nei casi di disidratazione ipo-ed ipernatriemica
- Più semplice da gestire (possibilità di gestione da parte dei familiari a domicilio)
- Risulta meno traumatica per i bambini
- Potrebbe ridurre l’ospedalizzazione
- Non può essere utilizzata in presenza di ileo paralitico (Pediatrics, 2012).
Come è possibile incoraggiare i bambini a bere di più?
Numerosi studi indicano che i bambini consumano circa dal 40 al 50% di liquidi in più quando si tratta di bibite e non di semplice acqua. Ciò può rivelarsi utile quando si vuole incoraggiare un bambino a rimanere idratato.
Per aumentare il consumo di liquidi nei bambini è consigliabile:
- concedere ai bambini più grandi un gelato o un ghiacciolo fatto in casa preparato con bibite a ridotto contenuto calorico
- lasciare scegliere al bambino una bottiglietta divertente e colorata, tenendola sempre piena di acqua o di altre bevande a ridotto contenuto calorico
- offrire più alimenti ricchi di acqua come frutta, verdura e zuppe ai pasti o come spuntino
- lasciare che i bambini si preparino le bevande che preferiscono con l’aggiunta di frutta
- offrire bevande che non siano né troppo fredde, né troppo calde; le bevande leggermente più fresche rispetto alla temperatura ambiente tendono a essere consumate in maggiore quantità rispetto ai liquidi caldi
- assicurarsi che i bambini possano avere a disposizione una vasta scelta di bevande (Pediatrics, 2012).
A. Giustardi, A. Semjonova, C. Verola
Rivista Italiana online "La Care" Vol 4 No 1 anno 2016- pagina 12
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