Rivista Italiana online la "Care"
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La voce materna e l’imprinting prenatale: l’importanza del cantare in coro.
Lucia Mazzone
Pedagogista musicale e Direttore coro
2) Lo sviluppo di una forma di auto-analgesia :cantare libera le endorfine, che svolgono un effetto calmante nell’organismo assopendo il dolore e hanno una funzione di antistress.
3) Contrasta la stanchezza e il malumore e aiuta a vivere più serenamente la gravidanza.
4) Aumenta la capacità respiratoria liberando il muscolo del diaframma da tensioni e contrazioni.

Il progetto “la voce in-canto”


Il progetto “la voce in-canto”, nasce tre anni fa all’interno del corso pre- parto organizzato dall’ASL NA 3 e successivamente si dirama in altri centri presenti sul territorio campano .
Il progetto prevede di sensibilizzare, educare e mettere a conoscenza madri e padri del proprio potenziale vocale aiutandoli a comprenderlo e a saperlo utilizzare.
E’ un percorso esperienziale di equilibrio e di incontro del bambino nel canto. Ha come obiettivo rendere i genitori consapevoli del proprio potenziale vocale e di quanto la propria voce sia importante per l’evoluzione biologica e fisiologica del bambino.
L’idea è quello di creare un contesto non casuale ma sorretto da un linguaggio universale capace di offrire uno spazio “ curato” in cui volutamente i genitori, fin dal concepimento, offrono ai bambini occasioni di specifiche esperienze musicali. Uno spazio simbolico e relazionale, che promuova l’attivazione di processi di cooperazione, socializzazione, valorizzazione di creatività e partecipazione.
Il progetto “la voce in-canto” offre alle gestanti la possibilità di cantare per comunicare affetto e gioia al bambino, ma anche quella di dare loro l'opportunità di intraprendere un percorso auto-sperimentale di armonizzazione, attraverso vari vocalizzi, aiuta le donne a imparare, in piccoli gruppi, a respirare sollecitando la cintura addominale, il bacino ed il perineo.
Questi esercizi sono molto utili durante il travaglio: canalizzando il respiro e l’energia ad ogni contrazione e rilassando i muscoli, si facilita la dilatazione del collo dell’utero e il parto nel suo insieme.
Il progetto “la voce-in canto” si propone come “life skills”, includendo anche la figura del padre nella costruzione di una buona e profonda relazione, con il figlio e la madre stessa.
Esso si propone come modalità privilegiata di avvio della relazione circolare precoce che lega il padre, la madre ed il bambino per mezzo della voce.
Non solo la madre ma anche il padre è infatti coinvolto nella stimolazione fonetica.
Mentre la madre è in grado di sollecitare il feto nelle zone più alte del torace e della testa, il padre possiede la facoltà di contribuire all’attivazione degli arti inferiori, del bacino e del tronco del piccolo.
Il canto è uno strumento di autoanalisi e di rigenerazione per il genitore, che attraverso la simbiosi con il bambino riesce ad entrare in contatto con la sua parte più profonda, scoprendo emozioni di gioia, serenità e calma ma anche di frustrazione e incertezza .
Di fondamentale importanza è stato proporre l’esperienza del cantare “in coro”, genitori che vivono esperienze simili e le raccontano nel canto imparando ad ascoltare e ad ascoltarsi.
Il canto in coro per sentirsi parte del gruppo, per sentirsi sostenuti e guidati, legittimando, accettando e superando ogni insicurezza. Cantare in coro rilassa e procura piacere alla coppia genitoriale e tranquillizza e distende i bebè.

Testimonianze

Alla fine del primo incontro è stato somministrato un semplice questionario con tre domande a risposta aperta

1) Che ruolo ha la musica nella tua vita?
2) Quanta importanza dai al contatto fisico nella relazione madre/bambino?
3) Cosa ti è piaciuto di questo incontro?
L. Mazzone
Rivista Italiana online "La Care" Vol 5 No 2 anno 2016- pagina 17 - Avanti »