Relationship tra una corretta alimentazione e salute del cavo orale
A. Giustardi, R. Grandini, A. Semjonova, C. Verola, M.Mareschi, S.Sacchetti
Il più importante fattore di rischio nello sviluppo delle malattie del periodonto è rappresentato da una scarsa igiene orale. Dati forniti dal National Health and Nutrition Examination Survey hanno evidenziato che uno scarso livello di acido folico si associa con la malattia parodontale.
Il livello sierico di folati è un importante indice della malattia parodontale e può rappresentare un obiettivo da seguire per promuovere la salute parodontale. La malnutrizione e la cattiva igiene orale rappresentano due importanti fattori predisponesti della gengivite necrotizzante. Programmi di prevenzione della malattia devono quindi prevedere una corretta valutazione del sistema immune e la promozione dei programmi nutrizionali.
L’obiettivo del supporto nutrizionale nelle malattie infiammatorie è quello di fornire adeguata energia e nutrienti per rispondere all’aumentata richiesta per la sintesi di proteine della fase acuta, di mediatori infiammatori, di meccanismi di difesa antiossidanti, nonché per la promozione della riparazione tessutale. Alcuni nutrienti svolgono un ruolo molto importante nella risoluzione del processo infiammatorio. Tali osservazioni confermano la relazione tra dieta e malattia parodontale. In una recente intervista, il presidente della Società Americana di Parodontologia, ha sottolineato l’importanza della dieta per un sorriso sano. In particolare, la correlazione tra Calcio e Vitamina D e malattia parodontale può essere dovuta al ruolo che il calcio ha nella densità dell’osso alveolare che supporta i denti. Anche l’apporto di vitamina C è fondamentale per il mantenimento e per l’instaurarsi dei meccanismi riparativi grazie alle proprietà antiossidanti.
Malattie geniche
Ricercatori italiani hanno recentemente individuato il difetto genetico responsabile della labio-palato schisi. Il gene è una variante del gene materno ‘MTHFR’ che determina l’abbassamento dei livelli di folato nel sangue. Le donne portatrici della mutazione hanno un rischio maggiore di mettere alla luce figli affetti da labio-palato schisi. Il folato è fondamentale nelle prime fasi dello sviluppo embrionale: la carenza di questa vitamina può infatti causare difetti nello sviluppo embrionale, noti genericamente come “difetti del tubo neurale” tanto che negli Stati Uniti la B9 viene somministrata, col supporto delle autorità sanitarie, alle donne in fase di concepimento e nei primi mesi di gravidanza.
Somministrando folato nei mesi precedenti al concepimento e nei primi mesi di gravidanza, si riduce il rischio dei difetti a carico del sistema nervoso e anche la labio-palato schisi potrebbe essere scongiurata con la somministrazione preventiva della vitamina.
Alimentazione del bambino e salute del cavo orale
L’OMS e l’Associazione Americana di Pediatria ( 2015) hanno evidenziato che l’allattamento al seno influenza positivamente la deglutizione linguale, la crescita dei mascellari ed il corretto allineamento dei denti, nonché il modellamento del palato duro.
ll latte materno è e rimane l'alimento d'elezione per il neonato e per il lattante, perché contiene tutte le sostanze nutritive vitali, nelle proporzioni e qualità ottimali; fornisce energia per la crescita, per lo sviluppo cerebrale e della vista. Favorisce lo sviluppo del sistema digestivo ed è essenziale per la costituzione di un sistema immunitario forte. Questo, grazie alla sua composizione, che è unica.
Immaginiamolo come una preziosa emulsione, eterogenea e complessa, formata da più di 200 componenti. Principalmente carboidrati, ma anche lipidi di alta qualità, globuli di grasso in emulsione in forma di goccioline e proteine, il tutto dissolto in una base d'acqua. Il latte materno è infatti composto per l'87.5% d'acqua. Il rimanente 12.5% è costituito da carboidrati, grassi, proteine (le tre fonti energetiche chiamate macronutrienti) e da vitamine ( A, E, D, K, C, sali minerali e oligoelementi ( i cosiddetti micronutrienti).
A seconda dell'età del bambino, un litro di latte materno contiene i seguenti macronutrienti: da 53 a 61 g. di lattosio, da 30 a 50 g . di grassi & LCP, da 10 a 12 g. di carboidrati non digeribili, da 8 a 10 g. di proteine.
Secondo uno studio dell’Università di Manitoba, pubblicato su Pediatrics e realizzato su 207 donne in attesa, bassi livelli di vitamina D nel sangue aumerebbero il rischio di carie nei bambini.
I ricercatori canadesi hanno monitorato i livelli di vitamina D nel sangue delle donne nel corso della gravidanza, verificando allo stesso tempo la salute orale dei bambini fino a un anno di età. Dallo studio è risultato che il 33% delle donne mostrava livelli bassi di vitamina D, mentre il 22 % dei bambini aveva problemi di demineralizzazione dello smalto e il 36 % la carie. E’ emersa inoltre una chiara correlazione fra deficit materno di vitamina D e propensione ai problemi di salute orale dei bambini.
A. Giustardi, R. Grandini, A. Semjonova, C. Verola, M.Mareschi, S.Sacchetti
Rivista Italiana online "La Care" Vol 5 No 2 anno 2016- pagina 8
- Avanti »