Relationship tra una corretta alimentazione e salute del cavo orale
A. Giustardi, R. Grandini, A. Semjonova, C. Verola, M.Mareschi, S.Sacchetti
La vitamina D, favorisce l’assorbimento del calcio ed è nota per proteggere la salute delle ossa e dei denti in ogni fase della vita. Mettendo in moto un meccanismo antinfiammatorio, funge anche da sistema di difesa per malattie come l’asma, la dermatite atopica, il diabete e altre malattie cardiovascolari.
Come sottolinea Università Sapienza di Roma “La carenza di vitamina D in gravidanza è un fattore di rischio primario nell’insorgenza della carie dei bambini perché induce ad una demineralizzazione dello smalto dei denti, che resistono meno agli attacchi dei batteri del cavo orale. La vitamina D è fondamentale per i neonati e va ricordato che il latte materno ne contiene solo una piccola parte ( Latte materno e colostro: 15.9 ± 8.6 IU/L ). Per questo è necessaria una supplementazione tramite integratori alimentari nei primi mesi di vita.
Ma quali sono le fasi della vita a rischio di deficit di vitamina D?
Accanto alle situazioni sovradescritte che sono causa di un probabile deficit di vitamina D, è utile ricordare che esistono delle fasi della vita in cui il si può verificare un maggiore fabbisogno di tale vitamina. La prima fase critica è rappresentata dal periodo fetale, in cui la crescita è piuttosto rapida, soprattutto nelle ultime due-tre settimane di vita intrauterina, e l'aumentata richiesta di vitamina D è necessaria sia per la costituzione dell'abbozzo scheletrico sia per la formazione dei germi dentari e della dentina. È importante da ricordare che tra la ventottesima settimana di gestazione e i primi 10 giorni di vita gli ameloblasti iniziano amelogenesi nei primi denti permanenti che si formano. E' stato dimostrato che gli ameloblasti appartengono tra le alle cellule piu sensibili del corpo umano e se la loro funzione viene interrotta temporaneamente, si determina un ipoplasia o un ipomineralizazzione dello smalto. Per una coretta funzione di ameloblasti è necessario un corretto apporto di Vitamina D e Calcio durante la età gestazionale e durante la prima infanzia. I bambini dal momento dell’eruzione dentaria hanno un fabbisogno di Calcio da 2 a 4 volte superiore a quello degli adulti. E molto importante consigliarne in quanto e’ la materia prima necessaria per la costruzione delle ossa e dei denti. Si valuta oltre che il 98% del Calcio del nostro organismo e’ contenuto nello scheletro, mentre nella dentizione e’ pari a 1 % e viene utilizzato in tutti i distretti corporei per la regolazione della contrazione dei muscoli compreso quelli del volto. Tra gli eventi biologici durante i quali è richiesto un maggior quantitativo di vitamina D vi è la formazione dei denti decidui ( fino l’età di 7-8 anni) e permanenti e la pubertà.
Successivamente il secondo momento di massima richiesta di vitamina D per quanto concerne la crescita è durante i primi anni di vita e, in seguito, nella fase di spurt di crescita, che avviene circa tra gli 11 e i 14 anni (l'adolescenza).
Candidosi orale
Una significativa correlazione è stata evidenziata tra carenza di ferro e candidosi orale. Si determinano, così, alterazioni dell’epitelio con conseguente atrofia ed alterazione del turn-over cellulare, alterazione del sistema enzimatico ferro-dipendente; depressione della immunità cellulo-mediata, della fagocitosi e della produzione di anticorpi. Significativa anche la correlazione tra candidosi e carenza di acido folico, vitamina A, D, B1, B2, vitamina C, K, zinco e dieta ricca di carboidrati.
Candidosi orale
Saliva
La saliva, oltre ad avere proprietà remineralizzanti dello smalto dentale, contribuisce ad aumentare la velocità con cui un cibo cariogeno viene eliminato dalla bocca; di conseguenza diminuisce il tempo che lo rende disponibile ai batteri, adesi alla superficie dei denti, che provocano la carie. Il suo pH (normale 6,5 -7,4) per la presenza di calcio, fosfato e fluoro è in grado si neutralizzare gli attacchi degli acidi che porterebbero inevitabilmente al formarsi delle carie ai denti. Le caratteristiche dei diversi alimenti incidono anche sulla formazione della placca batterica e sulla qualità della saliva. La masticazione di frutta e verdura cruda e, in generale, di cibi sodi e ricchi di fibre rafforza il legamento parodontale, incrementa la densità dell’osso alveolare adiacente alle radici e facilita l’autodetersione, stimolando la salivazione.
A. Giustardi, R. Grandini, A. Semjonova, C. Verola, M.Mareschi, S.Sacchetti
Rivista Italiana online "La Care" Vol 5 No 2 anno 2016- pagina 9
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