Rivista Italiana online la "Care"
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LO SVILUPPO MOTORIO DEL BAMBINO
A.Eliasova, M.Trabalza, M.Colla
Dai quattro mesi di età, la visione del bambino è simile a quella dell'adulto.

- Dai sei ai nove mesi

Lo sviluppo del bambino in questo periodo è particolarmente rapido e riguarda tutte le funzioni sia cognitive che motorie. Si possono notare notevoli cambiamenti sia nella comprensione verbale, che nello sviluppo motorio, nell'apprendimento e nelle relazioni sociali.
A quest'età il cervello del bambino forma un'eccezionale numero di connessioni tra cellule cerebrali che permettono tale sviluppo. Tra i sei e i nove mesi la testa del bambino cresce in modo relativamente veloce rispetto al resto del corpo e all'interno del cervello si formano miliardi di connessioni sia tra le cellule cerebrali stesse che con altre aree del corpo. È proprio tale processo di connessioni la chiave di tutte le aree dello sviluppo: fisico, intellettivo, emozionale e sociale.
Nonostante nasca con proprie caratteristiche genetiche, il cervello di ogni bambino subisce l'influenza delle varie esperienze alle quali viene esposto proprio nell'organizzazione di tali connessioni. La progressione dello sviluppo motorio durante questo periodo è influenzata dallo sviluppo cerebrale.
La corteccia cerebrale del bambino forma gradualmente connessioni con parti del corpo più lontane. Questa progressiva maturazione ha inizio alla nascita e, nell'arco di 6/12 mesi, raggiunge le aree che controllano i muscoli del tronco e delle gambe, che sono d'importanza critica per la maggior parte delle fasi di crescita di questo periodo.
Gradualmente, gli scatti incontrollati e i riflessi precoci lasciano il posto al controllo del movimento. Tuttavia i gruppi muscolari non maturano allo stesso tempo e il bambino passa attraverso diversi stadi, dalla posizione seduta alla marcia autonoma. In ogni momento, il cervello automaticamente rifinisce i circuiti deputati a un particolare movimento, dall'afferrare un oggetto alla corsa.
Alla fine di questo arco temporale, il bambino è in grado di stare in piedi per qualche istante da solo o con sostegno o anche di spostarsi con appoggio laterale.
Per quanto riguarda la coordinazione motoria, si inizia con la capacità di eseguire semplici azioni motorie -come tenere in mano il biberon e raggiungere e afferrare goffamente un oggetto con cui giocare- fino ad arrivare alla capacità di usare la pinza formata dal pollice e uno o due dita per prendere piccoli oggetti.

Prima dei sei mesi i bambini sono in grado di riconoscere parole familiari ma la comprensione del significato è limitata a poche parole. Il legame tra suono e significato inizia al sesto mese. Tra i sei e i dodici mesi cominciano a perdere la capacità di cogliere le differenze nei suoni di una lingua straniera, ma allo stesso tempo migliora la loro abilità nel distinguere i vari suoni della loro lingua madre.

- Dai nove ai dodici mesi

Tra i nove e i dodici mesi il bambino mostra in tanti modi che sta crescendo e che diventa sempre più consapevole del mondo intorno a lui. Continua a raccogliere una grande quantità di informazioni attraverso i cinque sensi e utilizza ciò che impara per ottenere le cose. Impara a "leggere" le parole, i gesti e le espressioni del volto di chi si occupa di lui. La sua memoria s'incrementa e compare una nuova abilità nel ricordare esperienze passate. Man mano che il suo cervello cresce in dimensioni e complessità, il bambino sviluppa un controllo sempre maggiore sugli oggetti e sulle persone del suo ambiente. La corteccia frontale -l'area associata con la capacità di regolare ed esprimere le emozioni, i pensieri e i progetti- mostra d'incrementare la sua attività. Allo stesso tempo, le aree motorie si sviluppano sufficientemente in modo da controllare i muscoli del tronco e degli arti superiori, per proseguire poi nel controllo degli arti inferiori. L'aumentata attività della corteccia frontale fa sì che il bambino sia maggiormente in grado di regolare il suo livello di benessere e di calmarsi con l'aiuto di una figura di riferimento o di un oggetto. Il suo interesse nell'esplorazione del mondo e nell'affermare la propria indipendenza è reso possibile dal suo sviluppo fisico, che gli permette di muoversi, allontanandosi e poi riavvicinandosi alle persone care. Situazioni spiacevoli che un tempo avrebbero provocato automaticamente il pianto, ora possono tradursi nel voltare il capo e imbronciarsi per mostrare così la sua disapprovazione, la frustrazione o lo stress. Dal punto di vista motorio è ormai in grado di stare seduto senza appoggio, probabilmente gattona, impara a mettersi in piedi da solo e a stare in piedi senza aiuto.

A.Eliasova, M.Trabalza, M.Colla
Rivista Italiana online "La Care" Vol 6 No 3 anno 2016- pagina 10 - Avanti »