Rivista Italiana online la "Care"
Home sito | Copertina |Indice |            « Indietro Pagina [15] di 35 Avanti »

Il ruolo dell’ostetrica e il neonato pretermine: mantenimento della lattazione
e promozione dell'attaccamento madre-bambino nell'Unità di Terapia Intensiva Neonatale
3° classificato Tema A PREMIO ALLATTAMENTO AL SENO AVENT 2016
G. Dalla Valle
Nel dettaglio, il progetto si è articolato sulla base delle nuove raccomandazioni “The NEO-BFHI: The Baby-Friendly Hospital Initiative Expanded For Neonatal Intensive Care”  formulate da un gruppo di esperti provenienti da Svezia, Norvegia, Danimarca, Finlandia e Canada (formato nel Marzo 2009 a Copenhagen) per espandere l’iniziativa “Ospedale Amico del Bambino” adattando i “I dieci passi per l’allattamento” alle esigenze dei neonati pretermine o malati.
Il gruppo ha creato un documento provvisorio che include “I tre principi guida” e “I dieci passi per l’allattamento” nelle unità di cura intensive, pubblicato nel 2013.
E’ in programma una conferenza internazionale a Uppsala, Svezia a Novembre-Dicembre 2014 per permettere ad altri esperti presenti di completare la formulazione del documento e per formare una commissione per promuovere la disseminazione e l’implementazione del programma.

Abbiamo considerato in particolare i seguenti passi:

4. Incoraggiare il precoce, continuo e prolungato contatto pelle-a-pelle madre-bambino (kangaroo mother care) senza restrizioni ingiustificate. Posizionare i bambini pelle a pelle con le loro madri immediatamente dopo la nascita o al massimo entro un’ora.

5. Mostrare alle madri come iniziare e mantenere la lattazione e iniziare precocemente l’allattamento avendo come unico criterio la stabilità del neonato.

10. Preparare i genitori per continuare l’allattamento ed assicurare l’accesso a gruppi o servizi di supporto post dimissione.

Ci siamo inoltre basati sui tre principi guida per pianificare l’assistenza alla madre:

1. L’attitudine dello staff nei confronti della madre deve focalizzarsi sui bisogni individuali della madre

2. La struttura deve fornire assistenza centrata sulla famiglia, sostenuta dall’ambiente.

3. Il sistema sanitario deve assicurare continuità delle cure, prenatale, perinatale postnatale e post dimissione.

Per raggiungere questi obiettivi, abbiamo pianificato un progetto di sostegno ostetrico alle madri di neonati pretermine secondo i seguenti materiali e metodi.
La guida per i genitori è stata redatta sulla base di studi scientifici recenti in materia di allattamento del neonato pretermine; risponde ad un esigenza di fornire alle madri un’ informazione corretta ed esaustiva e di avere una traccia scritta della principali informazioni fornite dall’ostetrica durante il primo incontro, da poter consultare in ogni momento con facilità.
Contiene un’introduzione sulla genitorialità pretermine e sul ruolo attivo che può avere la madre nella cura del neonato, una sezione sui benefici del latte materno, semplici informazioni sui meccanismi di produzione di latte e le modificazioni fisiologiche di quest’ultimo, una sezione pratica sulla raccolta del latte (come fare, quanto latte si riuscirà ad estrarre, creazione di un ambiente adeguato, strategie per facilitare la secrezione ossitocica, tecnica di esecuzione del massaggio al seno e spremitura manuale, il tiralatte); il rispetto delle norme igieniche, come conservare e trasportare il latte, una sezione dedicata alla marsupioterapia (cos’è, quando si esegue, benefici); consigli per la madre (dieta adeguata, riposo, aiuto), consigli per il partner.
Nella parte finale della Guida è presente un Diario giornaliero che abbiamo proposto alla mamma di compilare, con il numero delle estrazioni di latte della giornata, l’eventuale esecuzione della marsupioterapia, l’umore, le difficoltà di estrazione o eventuali problematiche al seno; è inoltre presente uno spazio libero per la mamma in cui segnare eventuali domande, preoccupazioni, progressi del bambino.
Questo diario è presentato come uno strumento strettamente personale che può essere d’aiuto alla mamma per monitorare l’andamento della produzione di latte, anche in base alle variazioni d’umore o all’esecuzione della marsupioterapia. Può essere portato durante gli incontri con l’ostetrica per discutere dell’andamento della lattazione e rispondere a domande annotate, oppure può rappresentare uno strumento terapeutico di elaborazione dell’esperienza e una risorsa per dedicarsi uno spazio proprio in cui annotare pensieri, progressi e preoccupazioni.
Gli incontri con i genitori si sono svolti in reparto, singolarmente, davanti alla culla del neonato, cercando di mantenere il più possibile la privacy.
L’azione di counselling rivolto alla donna (ossia la capacità di relazionarsi e potenziare il paziente a decidere il meglio per sé) è stato strutturata secondo un approccio integrato bio-psico-sociale e culturale (Engels), centrato sul paziente (Rogers) con il fine di creare costituire un’alleanza terapeutica: un rapporto di fiducia e di collaborazione (detta anche “terza agenda”).
G. Dalla Valle
Rivista Italiana online "La Care" Vol 8 No 2 anno 2017- pagina 15 - Avanti »