Rivista Italiana online la "Care"
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Il ruolo dell’ostetrica e il neonato pretermine: mantenimento della lattazione
e promozione dell'attaccamento madre-bambino nell'Unità di Terapia Intensiva Neonatale
3° classificato Tema A PREMIO ALLATTAMENTO AL SENO AVENT 2016
G. Dalla Valle
I metodi utilizzati sono stati: la creazione delle condizioni favorevoli per uno scambio per un interscambio proficuo di informazioni ( identificazione e rimozione di barriere comunicative) , accoglienza di tutte le informazioni rilevanti per comprendere i problemi della madre e il loro contesto psicosociale, l’uso di tecniche comunicative che facilitano la madre a descrivere in modo preciso e attendibile tutti i suoi bisogni e problemi e ad esprimere liberamente le sue preoccupazioni, opinioni, preferenze e aspettative (commento empatico, legittimazione, commento di rispetto, commento di partecipazione, commento riflessivo, centrato sulle emozioni, domanda aperta).
Spesso la presenza dell’ostetrica permetteva l’interscambio di sensazioni e problematiche comuni alle madri di neonati degenti nella stessa stanza, costituendo una modalità utile di condivisione di un’esperienza comune, di mutuo aiuto e di supporto.
Per quanto riguarda la Kangaroo Mother Care, il metodo è stato illustrato alle madri spiegando la posizione, i vantaggi, i tempi di attuazione, chiedendo la disponibilità ad attuarla in modo continuativo per almeno due ore ogni giorno, in modo tale che l’adozione di questo metodo rappresentasse una scelta consapevole della madre e non un obbligo. Importante è stato inoltre sottolineare come questo tipo di “care” potesse essere sospesa nel caso di peggioramento delle condizioni del bambino o per il subentrare di fenomeni infettivi.
La pratica della marsupioterapia richiede pochissimi presidi: è stata realizzata attraverso l’utilizzo di sedie sdraio adeguate, suggerendo alla madre di utilizzare un abbigliamento leggero e comodo, scollato sul davanti. Il neonato, con solo il pannolino, viene posizionato tra i seni della madre in posizione verticale, petto contro petto con le anche e le braccia flesse e poi coperto con un lenzuolo a fascia con l’estremità superiore appena al di sotto dell’orecchio del bambino per permettere l’estensione del capo per mantenere pervie le vie aeree e consentire il contatto occhi-occhi tra madre e bambino. Il neonato è costantemente monitorato attraverso saturimetro ed elettrodi per la rilevazione della frequenza cardiaca e respiratoria. L’ambiente viene adeguato a questo tipo di Care attraverso l’uso di luci soffuse, riducendo al minimo i rumori, consentendo il rispetto della privacy.
Collaborazione con l’associazione Pulcino: associazione di genitori di bambini nati pretermine che collabora da 18 anni con i reparti di Patologia Neonatale del Veneto. Da subito ha sostenuto con entusiasmo il progetto pilota, fornendo materiale informativo per i genitori riguardante l’associazione e i suoi servizi e lo sviluppo del bambino ricoverato in Terapia Intensiva Neonatale.
L’Associazione Pulcino si pone come finalità di creare un’efficace integrazione tra le componenti professionali dell’area neonatologica e il vissuto dei genitori, che possa garantire anche nei momenti di grande difficoltà, la massima qualità di cura, di accoglienza e di attenzione sia nei confronti del neonato che della sua famiglia.
L’individuazione degli eventi che intervengono sulla normale evoluzione e la prevenzione di fattori di rischio che possono intervenire sullo sviluppo neurologico, sensoriale, relazionale, motorio di questi bambini, deve porsi come priorità da parte degli operatori scientifici e sanitari.
Recenti studi di follow up mettono in evidenza come la prematurità influenzi in modo determinante il percorso dei bambini e come il trauma psicologico dei genitori alteri profondamente lo sviluppo delle funzioni genitoriali, minacciando lo sviluppo dell’interazione genitori-figli, all’interno della quale si costituiranno le basi della personalità e delle relazioni affettive del bambino. Quindi il sostegno del genitore, sia da parte dell’associazione, che da parte del personale del reparto e l’accompagnamento dei genitori nelle prime delicate tappe di contatto con i propri figli attraverso la Kangaroo Mother Care e l’allattamento, diventano determinanti per la relazione futura.
La collaborazione con l’associazione risulta centrale per lo sviluppo del progetto in quanto permette la creazione di gruppi di supporto e l’attivazione di risorse post-dimissione per la famiglia (passo 10 dei “Ten steps for successful breastfeeding”), e si propone inoltre di farsi carico della risoluzione di ostacoli collegati alla disponibilità delle risorse aggiuntive.
Tra le risorse post-dimissione a breve verrà attivato uno “Spazio Giallo” ossia un incontro dedicato alle mamme di neonati dimessi e aperto anche a mamme di neonati ancora ricoverati per incontri multidisciplinari con esperti di vari ambiti sul tema della prematurità che si svolgerà ogni 15 giorni presso la sede dell’associazione ad Albignasego, risorsa importantissima per la continuità assistenziale nel territorio, post-dimissione.

Per la valutazione del gradimento delle puerpere per il sevizio è stato somministrato un questionario alle 16 madri aderenti al progetto, comprendente 4 items (aver avuto la possibilità di offrire al suo bambino il suo latte; aver avuto la possibilità di realizzare il contatto pelle-a-pelle con il suo bambino; essere stata supportata dall’ostetrica nel percorso di mantenimento della lattazione durante la degenza del suo bambino;
G. Dalla Valle
Rivista Italiana online "La Care" Vol 8 No 2 anno 2017- pagina 16 - Avanti »