Rivista Italiana online la "Care"
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Biological nurturing (L'allattamento intuitivo)
abstrac relazione IV Congresso Nazionale AICIP: Dal Feto al Neonato 2017
M. Stablum
L’allattamento è la prima forma di relazione intima dopo la gestazione ed il parto tra madre e neonato: è il primo momento di confronto tra questi due esseri, che da una sorta di unità si realizzano nella dualità; devono imparare a conoscersi e ad adattarsi uno all’altro.

L’allattamento al seno materno diventa uno strumento di comunicazione fondamentale in questa dimensione di dialogo, perché garantisce la possibilità di mantenere le stesse modalità di comunicazione iniziate già in utero, essendo il latte ricco di ormoni materni.
Durante l’allattamento il bambino è avvolto nelle braccia materne, sente il pulsare dei battiti del cuore, sente l’odore della pelle della propria madre, vede i suoi occhi e capisce di essere amato perché la sua fame viene saziata e le sue paure placate, da questo abbraccio.

Come le donne e i loro bambini sappiano, istintivamente, come allattare, senza che nessuno spieghi loro come fare o che regole seguire, è dato da uno studio di un’ostetrica inglese, Suzanne Colson.

Lo studio ha osservato che l’allattamento è completamente fondato sui riflessi primitivi neonatali (i riflessi innati del neonato, come succhiare, stringere forte un dito, girare la testa da un lato se gli si sfiora la guancia eccetera) ed esistono posizioni per allattare che li inibiscono e altre che li stimolano.

Nella posizione classica in cui una donna allatta (e cioè seduta, schiena dritta) vengono attivati pochi riflessi e alcune volte i bambini sembrano non essere a proprio agio e così pure le madri (es. apparente rifiuto del seno, il braccio verso l’altro che si dimena e non trova un posto in cui stare fino a quando la mamma non lo tiene fermo, la madre di conseguenza si innervosisce ecc.). Inoltre è necessario spiegare alla madre con molta cura come si debba attaccare correttamente il bambino al seno, dato che un attacco scorretto comporta molti problemi (ad esempio dolore, ragadi, insufficiente stimolazione del seno con conseguente scarsa produzione di latte).

Come fare allora?

E’ stata individuata una posizione per allattare che attiva molti riflessi neonatali, molti più che non nella posizione seduta. La posizione è stata chiamata “Biological Nurturing”, concetto intraducibile in italiano, che viene abbreviata con BN (proprio come Bambino Naturale!).
La madre deve semplicemente mettersi in posizione semisdraiata (ad esempio, a letto con due cuscini dietro la schiena) e appoggiare il bambino sul suo torace a pancia in giù. Questa posizione è sempre è sempre stata usata spontaneamente da molte donne dopo il parto, il più delle volte perché la posizione seduta era scomoda o dolorosa, ad esempio a causa dei punti dell’episiotomia o del taglio cesareo.

Il bambino poppa sdraiato sul corpo della mamma, e questo incredibilmente fa sì che l’attacco al seno e la suzione siano perfetti, senza bisogno di ulteriori indicazioni da parte di persone esterne su come posizionare il bambino e di come attaccarlo al seno.






- La mamma assume una posizione comoda, semi sdraiata con un angolo di 14 - 47°. Testa, nuca, spalle, schiena e braccia devono essere ben sostenute
- La mamma accoglie il bambino: con il contatto corpo a corpo vengono stimolati i riflessi primordiali
- Il bambino nudo o vestito ha gambe e piedi nudi sul petto o sulla pancia della mamma
- In questa posizione il bambino è libero di muoversi in posizione verticale, diagonale o trasversale
- Madre e figlio sono rilassati
- Il corpo della mamma sostiene il bambino
- In questo contatto corporeo vengono sviluppati i riflessi primordiali e con l'aiuto della gravità il bambino si attacca al seno
La posizione assunta da mamma e bambino è simile a quella di molti altri mammiferi: pensate ai gattini di prima e di come prendono il latte da mamma gatta… a pancia in giù e spaparanzati sul corpo della mamma!
M. Stablum
Rivista Italiana online "La Care" Vol 8 No 2 anno 2017- pagina 7 - Avanti »