La Vitamina D(el) sole
A.C. Niespolo, A. Semjonova, L. Nosetti, C. Bonvicini, C. Verola, M. Agosti
Si deve ricordare inoltre che vi sono un elevato numero di patologie che contribuiscono a determinare una carenza di vitamina D (Tabella III).
Tabella III: Patologie che interferiscono con il metabolismo della vitamina D (Tratto da Adami S., et al., 2011)
Diminuita bio-disponibilità |
A. Malassorbimento di grassi
- Fibrosi cistica
- Malattia celiaca
- Morbo di Whipple
- Morbo di Crohn
- Intervento di by- pass gastro-intestinale
- Farmaci che riducono l’assorbimento di grassi
- Altro
B. Ridotta disponibilità
- Obesità con sequestro della vitamina D nel tessuto adiposo
|
Aumentato catabolismo / consumo |
- Anticonvulsivi
- Glucocorticoidi
- Farmaci per il trattamento dell’AIDS o anti-rigetto.
- Allattamento e gravidanza
|
Diminuita sintesi di 25(OH)D (somministrare anche calcidiolo) |
Grave insufficienza epatica |
Perdite urinarie di 25(OH)D |
Sindrome nefrosica
|
Diminuita sintesi di 1,25(OH)2D (somministrareanche calcitriolo)
|
- Insufficienza renale cronica
- Iperfosforemia
- Deficit congeniti di 1-idrossilasi
|
Profilassi con Vitamina D
Per quanto riguarda la profilassi con la vitamina D nel primo anno di vita, gli studiosi sono concordi nell’iniziarla sin dai primi giorni di vita alla dose di 400 UI/die,
indipendentemente dal tipo di allattamento (materno o con formule) ed in assenza
di fattori di rischio di deficit di vitamina D.
Le indicazioni dell’American Academy of Pediatrics, invece raccomandando 400 UI/die per tutti i bambini allattati esclusivamente al seno, mentre per i bambini che assumono latte formula fortificato con vitamina D la fortificazione va consigliata solo nel caso in cui il volume giornaliero di latte sia inferiore a 1 litro (SIPPS, 2015). Tale integrazione con vitamina D deve essere avviata nei primi giorni di vita, non ha effetti avversi significativi e non ha costi alti. I lattanti prematuri e i lattanti/bambini di pelle nera potrebbero avere bisogno di integrazioni maggiori, soprattutto se risiedono ad alte latitudini (ad esempio intorno a 40° di latitudine).
Non viene consigliato dall’ESPGHAN il dosaggio routinario della vitamina D, ma una profilassi capillare sotto l’anno con una prescrizione individualizzata nei soggetti appartenenti a categorie a rischio (Capriati T., et al., 2016).
La American Academy of Pediatrics, aggiunge delle indicazioni su quando effettuare uno screening per valutare deficit di vitamina D; questo deve essere eseguito soprattutto in caso di sintomi non specifici (scarsa crescita, ritardo neuromotorio, irritabilità inusuale), bambini con pelle nera che vivono ad alte latitudini (in inverno e primavera), bambini che fanno terapie croniche (anticonvulsivanti, glucocorticoidi, antiretrovirali, antimicotici) o bambini con patologie croniche (insufficienza epatica e renale cronica) che sono associate a malassorbimento (fibrosi cistica e malattie infiammatorie croniche, celiachia alla diagnosi), bambini con frequenti fratture e bassa densità minerale ossea (in cui potrebbe essere importante mantenere un livello ottimale di vitamina D allo scopo di ottimizzare l’assorbimento del calcio).
Tali situazioni corrispondono a quelle che vengono identificate dall’ESPGHAN come categorie di rischio (Capriati T., et al., 2016).
Se sono presenti fattori di rischio la vitamina deve essere somministrata alla dose di 1000 UI/die. Nel paziente pretermine con peso alla nascita > 1500 l’apporto della vitamina D deve essere compreso tra 200 e 400 UI/die; quando il piccolo paziente avrà raggiunto invece i 1500 g e sarà alimentato con alimentazione enterale totale viene raccomandato un dosaggio di 400-800 UI/die fino a che verrà raggiunta l’età post-concezionale di 40 settimane.
Il neonato con peso alla nascita > 1500 g sarà supplementato con un 400-800 UI/die fino alla 40° settimana di e.g.; successivamente si dovrà somministrare le dosi raccomandate dei pazienti nati a termine (SIPPS, 2015).
A.C. Niespolo, A. Semjonova, L. Nosetti, C. Bonvicini, C. Verola, M. Agosti
Rivista Italiana online "La Care" Vol 9 No 3 anno 2017- pagina 17
- Avanti »