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Ostetricia del Futuro: Il Prototipo di Vasca da Parto “Alexia”
con il miglior standard di sicurezza
Nell’altro lato sarà presente una sorta di sedile morbido ovvero un lettino multifunzionale multi direzionale, dove la paziente può sedersi, stare a carponi o distesa in fase di rilassamento. Tale sedile sarà dotato di un meccanismo di scorrimento in grado di sollevarla dall'acqua, avvicinarlo a bordo vasca, inclinarlo in avanti o indietro e potrà essere estratto della vasca in modo che affiancando una barella, sarà possibile garantire un immediato e sicuro spostamento della paziente fuori dalla vasca per l’esecuzione del taglio cesareo.
Sul lettino è prevista la possibilità di inserire gambali in modo tale che in qualsiasi momento ritenuto necessario si trasformi in un vero lettino da parto che consentirà all'ostetrica di visitare la paziente, di valutare il perineo, ed eventualmente fronteggiare qualsiasi emergenza dalla distocia di spalle alla necessità di parto operativo, garantendo la possibilità di monitoraggio del battito fetale in continuo. Al livello della postazione di assistenza sarà disponibile un piano d'appoggio estraibile per facilitare l'estrazione del neonato o per appoggiare i ferri chirurgici nel rispetto della sterilità (condizione che garantisce la donazione del sangue cordonale altrimenti impossibile). Tale vasca dovrà essere dotata di piani antiscivolo e d’ illuminazione all’interno in modo da garantire la percezione visiva dell'andamento del travaglio e del parto, con possibilità di cromoterapia. Inoltre una seduta mobile di questo tipo prospetta la possibilità di proporre il travaglio- parto in acqua anche a pazienti in sovrappeso che altrimenti verrebbero automaticamente escluse per ovvi motivi di spostamento.
Considerando che tutte le vasche attualmente in uso presentano tali limiti, si prospetta una buona accoglienza di tale prodotto nel mercato mondiale che condurrebbe ad un notevole risparmio in termine prettamente economico dovuto alla riduzione delle episiotomie e di utilizzo di anestesia peridurale, maggiore comodità sia per la paziente e per gli operatori nella pratica clinica, (sia per l’assistenza sia per il secondamento della placenta, eventuale sutura perineale e donazione del sangue cordonale); riduzione di altre complicanze (come le lacerazioni del perineo ed eventuale incontinenza urinaria) che si traduce ancora una volta anche in un recupero post-partum più rapido e dunque riduzione dei giorni di degenza.
Ma la grande innovazione è rappresentata soprattutto dal Potenziamento della qualità dell’assistenza ostetrica, dal soddisfacimento dei bisogni della paziente e la possibilità di rendere il parto un’esperienza umanamente ed emotivamente positiva, condizione irrinunciabile per offrire un’assistenza completa ed olistica con la garanzia di sicurezza in caso d’emergenza e dunque un aumento dei parti fisiologici: uno strumento che potrebbe essere un grande investimento per l’Ostetricia Moderna.
Obiettivo principe di questo progetto è innanzitutto diffondere una Nuova Cultura e Filosofia dell’Assistenza ostetrica, al centro della quale c’è la donna, e l’Empowerment delle sue risorse e potenzialità oltre che una promozione attiva dei benefici oggettivi di questa pratica e del Parto Attivo.

Conclusioni

Una vasca con queste nuove caratteristiche risulta essere l'optimum per garantire la massima qualità nell'assistenza al parto, un buon compromesso tra il rispetto della fisiologia e il bisogno di sicurezza che nel campo ostetrico in cui l'obiettivo è garantire la nascita di una nuova creatura, è una componente fondamentale e irrinunciabile. Nella vasca da parto “Alexia” la paziente potrà tranquillamente vivere l'esperienza del parto godendo dell'atmosfera d’intimità, dei vantaggi dell'acqua, e del movimento (anche solo per la fase prodromica) e, l'ostetrica e il medico, in caso di eventuali dubbi, potranno far posizionare la paziente nella seduta mobile e valutarla in tranquillità avendo a disposizione la possibilità di allestire in pochi secondi un vero e proprio lettino da parto senza perdere tempo prezioso per lo spostamento della paziente anche nell’emergenza. Tali modifiche risolverebbero le criticità inizialmente sollevate nonché a potenziare la qualità dell'assistenza ostetrica e a favorire la Fisiologia dell’evento Parto: obiettivi prefissati dalla stessa Comunità Scientifica.

Rivista Italiana online "La Care" Vol 1 No 1 anno 2013
Selmin - pagina 17 >>
Indice
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