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Scelti per voi

Rubrica a cura di
Dr. Lorenzo Giacchetti e Dr.ssa Arianna de Martino

Nella rubrica “scelti per voi”, che troverete regolarmente in ogni numero della rivista, vi presenteremo in breve alcuni degli articoli più significativi in tema di “care del neonato” selezionati per voi dalla letteratura internazionale.
Il numero di riviste scientifiche in ambito pediatrico e più in generale il numero di articoli pubblicati è in costante aumento; lo scopo della rubrica è quello di selezionarvi, tradurvi e presentarvi in breve quello che c’è di nuovo e di interessante nel mare della letteratura internazionale.

I tre articoli selezionati per questo numero, pur apparentemente diversi fra loro in realtà girano tutti intorno ad un unico comune denominatore a noi molto caro: l’importanza della care nel neonato che inizia già prima della nascita (durante la gravidanza), continua durante (con il parto e nei primi momenti di adattamento) e prosegue dopo la nascita (con la fase neonatale e nei primi mesi di vita) e che riguardano non solo i neonati fisiologici a termine ma anche e soprattutto i neonati prematuri.
E’ in queste fasi che si gettano le basi per quello che sarà il futuro dei nostri bambini: indirizzato ai genitori, ai medici, agli infermieri ed a tutti coloro intervengono tutti i giorni in questa delicata fase di sviluppo. Puo’ apparire una cosa scontata, possono sembrare dei concetti già assodati da tempo eppure non è così: quello che emerge dall’indagine nel primo studio presentato sulla rivista si evincono infatti dei dati sorprendenti: ebbene il 70 % delle donne sembrerebbe non aver mai sentito parlare di bonding ed attaccamento madre-bambino (mi domando, ma i corsi di preparazione al parto si fanno? E se sì, di che cosa si parlerà mai?); ma non è finita qui, il dato più sorprendente ahimè è che addirittura il 30% degli operatori sanitari (purtroppo è cosi’ nei punti nascita dove è stato condotto lo studio e speriamo non sia il dato analogo negli altri punti nascita) alla domanda “ha mai sentito parlare del bonding?“ ha risposto negativamente.
Se è veramente questa la situazione attuale, allora c’è ancora tanta strada da fare in tema di care ed è ancora più importante il ruolo e lo spazio che tale rivista deve ricoprire tra noi operatori!

Lorenzo Giacchetti

Stress materno prenatale e pianto neonatale... esiste una correlazione: una conferma dagli studi animali ora arriva anche sul genere umano.

Il pianto senza motivazione precisa nella prima infanzia rappresenta una fonte di stress importante e frequente in molti genitori.
Nei Paesi Occidentali si stima che circa il 5%-29% dei bambini durante la prima infanzia presenta episodi di pianto inconsolabile senza una precisa motivazione. Diversi studi hanno documentato su modelli animali che ripetuti episodi di stress durante la vita fetale, possono produrre dei disordini comportamentali nel bambino dopo la nascita.
In questo studio, pubblicato sul Journal of Pediatrics, è stato valutato se lo stress prenatale fosse associato a problemi di carattere comportamentale ed emozionale (pianto ed agitazione) nei bambini dopo la nascita.
Lo studio ha preso in considerazione 120 donne in gravidanza (29 settimane di età gestazionale) ed i loro bambini a 6 settimane di vita post-natale. Alle donne in gravidanza è stato chiesto di completare un questionario sullo stress prenatale, mentre il pianto e l’agitazione del bambino è stata valutata tramite un diario validato e compilato dai genitori.
Dopo i controlli per i fattori confondenti e le analisi statistiche di regressione, i risultati dello studio hanno mostrato come le madri dei bambini con livelli di pianto eccessivo avevano presentato livelli di stress, depressione ed ansia maggiori durante la gravidanza

Maternal self-efficacy reduces the impact of prenatal stress on infant's crying behavior. J Pediatr. 2012 Jul;161(1):104-9. doi: 10.1016/j.jpeds.2011.12.044
Rivista Italiana online "La Care" Vol 1 No 1 anno 2013
Scelti per voi - pagina 18 >>
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