Rivista Italiana online la "Care"

Imprinting di coscienza del neonato e prospettive sulla sua crescita personale:
ipotesi per un precoce ‘Child Keeping’.
Chiara Sozzi
Pedagogista clinica
Quando la percezione del corpo si affievolisce, o scompare, ‘ […] Il risultato sarebbe un incremento estremo dell’empatia per gli altri, per il sé e perfino per il mondo inanimato. L’universo e tutto quanto è in esso contenuto si riempirebbero di significato. La sensazione sarebbe quella di una comunione con Dio. […] un secondo e ancor più profondo senso di comunione con l’intero universo. Anche la sensazione di trascendere il proprio corpo e realizzare l’unione con un’essenza eterna e immortale è propria solo dell’uomo.‘ (Ramachandran, p. 307).
Quando prevale l’attività dei neuroni specchio - in uno stato mentale equilibrato in persone sane - si ha una visione intuitiva immediata, che è globale e di sintesi, in grado di riorganizzare il tutto in modo unitario, da una prospettiva carica di significato. E’ la comune visione della realtà, sperimentata in una configurazione della coscienza, conseguente ad una riduzione parziale o totale dell’attività della corteccia e dei suoi sistemi inibitori (cfr. trattamenti con psilocibina, p.3). E’ presumibile che avvenga nella funzionalità ad onde lente e ad alta energia theta, delta, gamma, anche in fase di veglia.
La visione prodotta dai neuroni specchio – riferita invece alla descrizione “canonica” della realtà che ne fa la coscienza vigile - corrisponde ad alterazioni funzionali, come ad esempio il presentarsi di sensazioni allucinatorie, o di attacchi epilettici.
Cosa sappiamo della visione della realtà del neonato ? Il ritmo theta può essere ancora registrato fisiologicamente nel lobo parietale (cfr. in Tav. 7 è l’occhio interiore) e da quello temporale di soggetti giovani. Nei primi anni di vita l'EEG differisce profondamente da quello dell'adulto. Nelle prime settimane dopo la nascita esso mostra soprattutto attività di tipo theta e delta; le onde alpha compaiono con frequenza intorno ai 18 mesi e vanno gradualmente sostituendo i ritmi più lenti, mentre compaiono e si intensifica la presenza dei ritmi beta. Tuttavia il riscontro occasionale del ritmo theta nell'adolescente è un fatto che rientra ancora nei limiti fisiologici (Varela, 1997).
Auspico che vengano al più presto pubblicate ricerche scientifiche sulla corrispondenza tra ritmi cerebrali veloci/lenti e dominanza dell’ attività della corteccia/dominanza attività dei neuroni specchio. E su come queste corrispondenze possano supportare le due dimensioni della Coscienza esterna e della Coscienza interna, in un contesto di differenti focalizzazioni intenzionali dell’attenzione in soggetti sani.
Si arriva infine ad una descrizione più duttile e completa di Coscienza, quando viene differenziata in diversi livelli di presenza, rispetto a parametri integrati.
Steven Lausley ha elaborato uno Schema di quantificazione, che integra in interazione dinamica gli indicatori Consapevolezza e Vigilanza, osservando i diversi stati di coscienza, con tecniche di neuro immagine. Sulla base dei due parametri che Lausley ha rappresentato con un piano cartesiano, ho elaborato un modello in cui ho inserito gli stati funzionali che ho incontrato nelle osservazioni comportamentali realizzate con il gruppo di ricerca su bambini, su adulti e su me stessa. Ho aggiunto il parametro “tipologia di onde cerebrali”, fin qui chiarificatore nelle mie ipotesi teoriche, e che permetterebbe la verifica obiettiva della correttezza delle previsioni, con l’uso di EEG e della neuroimmagine.

INTEGRAZIONE COSCIENZA ESTERNA - COSCIENZA INTERNA

La Coscienza esterna si riferisce a tutto ciò che si attiva nella Coscienza vigile. Comprende le funzioni pienamente coscienti, e di cui si conserva totale memoria, sostenute da onde elettriche beta e dalla dominanza della corteccia, mentre sono attivi i suoi sistemi inibitori delle aree più ricche di neuroni specchio. E’ tutto ciò che viene agito, vissuto, sperimentato attraverso la focalizzazione specialistica dell’attenzione cognitiva. La Coscienza interna si riferisce ad un piano di consapevolezza diretta – in assenza di procedimenti sequenziali - in cui ci si percepisce come profondamente “dentro e presenti a se stessi”, ed allo stesso tempo “dentro” alla realtà su cui ci stiamo “sintonizzando”. Realtà riferita anche a qualcosa di esterno
Rivista Italiana online "La Care" Vol 2 No 1 anno 2014
Chiara Sozzi - pagina 10 >>
biblio
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