Rivista Italiana online la "Care"

Imprinting di coscienza del neonato e prospettive sulla sua crescita personale:
ipotesi per un precoce ‘Child Keeping’.
Chiara Sozzi
Pedagogista clinica
E’ la fase in cui si svolge un’attività fondamentale per l’apprendimento (G. Tononi e C. Cirielli, 2013): le memorie appena formate attecchiscono, mentre vengono selezionati i circuiti neurali fondamentali, e disattivate le sinapsi di quelli secondari. Mentre la coscienza vigile va in stand by, si svolge un’attività spontanea altamente intelligente: un assemblaggio funzionale tra memorie precedenti e nuove memorie, mediante esplorazione dei loro circuiti e delle loro possibili combinazioni. E’ curioso apprendere che ogni attività cosciente vigile deve essere in fase di stand by regolata e stabilizzata dalla coscienza sincronizzata in onde lente ad alta energia. Questo è quello che la ricerca sulla coscienza sta evidenziando, puntando l’attenzione sulle funzioni cognitive. Quando si focalizzerà su funzionalità diverse, come l’attenzione intuitiva e creativa, e l’intelligenza empatica - regolate dai neuroni specchio negli stati di immersione in se stessi - si incomincerà probabilmente ad esplorare l’attività della mente non vigile, come la centralina del riequilibrio profondo e la fonte della presenza a se stessi: la Coscienza interiore. Tav. 1 Caratteristiche dell’attività elettrica del cervello

La modalità teta costituisce la percentuale maggiore di attività elettrica nel cervello del feto. Il feto ‘trascorre il 70 – 80 per cento della sua vita intrauterina dormendo’ (Righetti, p.41) e solo nell’ultimo trimestre si può registrare un’attività Rem (Righetti, p.47), che segnala periodi più frequenti di accelerazione elettrica ad onde beta. Per il resto del tempo il feto rimane immerso in onde lente sincronizzate teta e delta. Cosa accade in queste lunghe fasi ? Sappiamo che è a queste frequenze (anche inferiori a 3 hertz) che avviene la produzione dell’ormone della crescita e la massima attività del sistema immunitario.
Si stanno costruendo connessioni per creare circuiti neuronali differenziati, compreso quello del linguaggio, che sarà già attivo a due giorni di vita. Ma ignoriamo ancora cosa potrebbe accadere a livello di Coscienza interna, così come non è ancora documentato scientificamente rispetto all’adulto. Ci può essere nel feto – durante il suo sonno profondo - una forma di presenza non cognitiva a se stessi ed alla madre, come la percezione di alcune madri sembrerebbe accennare (Sozzi, 2013, p.117) ? Del resto non sappiamo ancora nulla della coscienza che potrebbe essere attiva nell’auto-immersione profonda in onde cerebrali lente. Ci sono funzioni di coscienza interne, parallele a quelle che conosciamo nella dimensione della mente vigile ? Nella vita fetale e neonatale potrebbe esistere una forma di autocoscienza non vigile (Sozzi, 2013, pp.107 - 108)?
Se la visione della coscienza viene circoscritta alle sue manifestazioni psicologiche, la risposta non può che essere negativa. Si può parlare di vita psichica del feto, e di uno ‘Stato dell’Io prenatale di condivisione di affetti ed emozioni madre-feto‘(Righetti, p.65). Ci sono ‘esperienze di contatto: contatto verso l’interno, verso l’esterno, nella relazione’ (Righetti, p.66). Si riconosce che l’esperienza del feto è ricca di una somma di esperienze psichiche in cui è presente all’ambiente, ma sembra non si possa ancora parlare di un “Io” presente a se stesso. A meno che l’io a cui ci si riferisce non sia una realtà completamente diversa da quella che fin qui condividiamo socialmente.

NUOVI MODELLI DELLA COSCIENZA

Negli ultimi anni la definizione di nuovi modelli sulla coscienza sta appassionando la ricerca convergente di aree diverse come la Filosofia e le Neuroscienze, e si distribuisce su uno spettro che va dalla visione bidimensionale di un sistema binario: presenza consapevole all’ambiente / assenza dall’ambiente, passando per una strutturazione differenziata di piani molteplici di riferimento (Tononi, 2013), fino ad una visione multidimensionale, fondata su una descrizione quantistica della realtà e delle dimensioni della coscienza (Kuhlmann Meinard, 2013). L’appiattimento in una descrizione neurobiologica della coscienza avviene quando si assume come indicatore unico la presenza di risposte neurologiche. Sono cosciente se ho un “volto” che risponde. I marcatori di coscienza fondamentali sono stati a lungo, per la scienza medica:

1. la modificazione conseguente alla percezione degli stimoli sensoriali ricevuti
2. l’interazione intenzionale con l’esterno

Rivista Italiana online "La Care" Vol 2 No 1 anno 2014
Chiara Sozzi - pagina 7 >>
biblio
  1. Benzoni Stefano, Il presente discontinuo. Esperienza, coscienza e soggettività del neonato, Il Saggiatore, Milano, 2004
  2. Damasio Antonio – Emozione e coscienza, Adelphi, Milano 2000; - Fonagy Peter - Regolazione affettiva, mentalizzazione e sviluppo del sé- Raffaello Cortina, Milano 2005;
  3. Gabaglio Letizia, Comunicare con il pensiero, Le Scienze, N. 540, agosto 2013,Gruppo editoriale L’Espresso;
  4. Hobson J. Allan, Sognare – Una nuova visione mente – cervello, Di Renzo Editore, Roma, 2011;
  5. Karavatt Matteo, Psicologia del profondo e tradizioni spirituali – Il Sé coscienza in Occidente e in Oriente, Magnanelli edizioni, Torino;
  6. Lausley Steven, in Ovadia Daniela, ‘Che cos’è la coscienza ?’ in La chiave della Coscienza - Mente & cervello n.85, anno x, Gennaio 2012;
  7. Migone Paolo, Introduzione all’articolo di Peter Fonagy, Attaccamento, sviluppo del Sé e sua patologia nei disturbi di personalità , in Psychomedia, Salute mentale e comunicazione, http://www.psychomedia.it/pm/modther/probpsiter/fonagy-1.htm-
  8. Martelli Annovazzi Lori , Lo sviluppo del senso del sé - Ciclo di conferenze del programma scientifico ‘95-’96 della Fondazione Bonaccorsi, 19 marzo 1996;
  9. Owen Andrew, in Daniela Ovadia ‘ Stati di coscienza’ in La chiave della Coscienza - Mente & cervello n.85, anno x, Gennaio 2012;
  10. Noe Alva - Perché non siamo il nostro cervello. Una teoria radicale della coscienza, Raffaello Cortina, 2010
  11. Kuhlmann Meinard, Che cosa è reale ?, le Scienze, N. 542, Ottobre 2013 ; - Rex Erica, Un viaggio oltre l’angoscia, Mente &cervello, N.102, Anno XI, Giugno 213;
  12. Righetti Pier Luigi - Psicologo e psicoterapeuta - Elementi di psicologia prenatale, Edizioni Magi, 2003; - Sozzi Chiara, Child keeping: effetti dell’imprinting cognitivo sulla formazione dell’identità di sé nel bambino, Il giornale italiano di Psicologia, Anno 10, N°21, luglio-dicembre 2011, Anpep editore;
  13. Sozzi Chiara, Nuovi codici dell’amore. Trasformare l’imprinting tra genitori e figli – Vol. 1°, Ilmiolibro kataweb - Gruppo editoriale L’Espresso – Roma - Marzo 2013 ; Nuovi codici dell’amore – Child keeping: una doppia chiave di accesso alla coscienza – Vol.2°, Imminente pubblicazione con kataweb - Gruppo editoriale L’Espresso;
  14. Stern Daniel - Il mondo interpersonale del bambino- Bollati Boringhieri, Torino 1987; - Tononi Giulio in Ovadia Daniela, ‘Che cos’è la coscienza ?’ in La chiave della Coscienza - Mente & cervello n.85, anno x, Gennaio 2012;
  15. Tononi G. , Phi: viaggio dal cervello all’anima, Codice editore, in uscita 2013;
  16. Tononi Giulio e Chiara Cirelli – La funzione del sonno, in Le Scienze, Edizione italiana di Scientific American, N. 542 , Ottobre 2013;
  17. Varela Francisco, Neurofenomenologia: una soluzione metodologica al ‘problema diffcile’ Trad. italiana in pluriverso, n.3 - 1997, http://www.oikos.org7varelaneurofenomenologia.htm;
  18. Verny Thomas, Bambini si nasce, BOnomi editori, Pavia, 2002; Vilayanur S. Ramachandran, L’uomo che credeva di essere morto, Milano, Mondadori, 2012;
  19. Vlahos James, Coscienza – Assassini nel sonno – Nella terra di nessuno tra sonno e veglia, il delirio della mente può rivelarsi tragicamente reale, Le Scienze, N.531, Novembre 2012- Gruppo editoriale L’Espresso;
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